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al via la mostra Civil_Art - l'impegno civile dell'arte

La D'Annunzio diventa museo, inaugurata la mostra d'arte Civil_Art. A fine settembre arrivano Borsellino e Ingroia

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La "D'Annunzio" diventa museo. È partita ufficialmente la mostra "Civil_Art - l'Impegno Civile dell'Arte, allestita nei corridoi della Facoltà di Architettura dell'Università di Pescara. Promotori dell'iniziativa i membri del gruppo studentesco Uni_on - Espressione Libre. "Il progetto Civil_Art – L'impegno civile dell'Arte, realizzato con fondi per le attività culturali e sociali stanziati dall'Ateneo, è un percorso culturale attraverso cui il nostro gruppo studentesco ha invitato i giovani artisti a divenire protagonisti dell'impegno civile e sociale", afferma Antonio Mancini, membro del gruppo Uni_on - Espressione Libre. Si tratta di un percorso iniziato nel mese di Aprile quando è stato emanato un bando attraverso cui giovani artisti emergenti sono stati invitati ad inviare delle opere, pittoriche, scultoree e fotografiche, che avessero come tema l'impegno civile, inteso come espressione di legalità, giustizia, rispetto dei diritti. "Le opere pervenute sono state raccolte in una mostra che è stata allestita nel mese di Luglio nel campus della "D'Annunzio" di Chieti e adesso è stata trasferita a Pescara dove vi resterà fino al 15 di Ottobre" spiegato Michele D'Amico di Uni_on – Espressione Libre. Dal 16 ottobre fino alla fine del mese le opere saranno trasferite nuovamente a Chieti. "Alla fine di tutto – continua D'Amico – sarà realizzata una pubblicazione contenente le foto di tutte le opere esposte e le informazioni sugli artisti che le hanno realizzate". Un progetto che ha riscosso parecchio successo, non solo in ambito locale. "Abbiamo fatto girare il bando sia via internet che tramite materiale cartaceo – spiega Francesco D'Alessio, sempre del gruppo studentesco promotore dell'iniziativa – e abbiamo raccolto tante adesioni". Sono più di 40 le opere esposte, molte provenienti da fuori. "Sono arrivate opere da Foggia, da Bologna, da Vasto e addirittura da Londra" afferma Antonio Mancini. All'interno della mostra anche una sezione di arte postale dedicata alla petrolizzazione dell'Abruzzo e comprendente cartoline arrivate da tutto il mondo. Numerose le opere e variegato il panorama degli artisti che le hanno presentate. "Sono arrivate opere di artisti professionisti, ma anche di tanti semplici appassionati, universitari e non. Addirittura abbiamo ricevuto dei lavori di una ragazza di 14 anni e di bambini di una scuola elementare", afferma D'Alessio. L'impegno civile e il modo in cui l'arte ne diventa promotrice è il tema proposto dagli organizzatori. Tema che poi è stato colto ed interpretato dagli artisti in mille sfaccettature, ognuno in base al suo punto di vista. "Sono arrivate opere sulla mafia, sulla tutela dell'ambiente, sulle morti bianche, sul terremoto aquilano, solo per fare alcuni esempi – afferma Liliana Centofanti – e la cosa bella è che pur non avendolo chiesto esplicitamente, le opere arrivate, pur seguendo tutte il filo conduttore della legalità, si sono incanalate naturalmente in diversi filoni che ci hanno permesso di organizzare l'installazione seguendo dei percorsi tematici". La mostra si snoda attraverso dei percorsi e fa essa stessa parte di un percorso, che come già detto è iniziato da Aprile e si concluderà ad Ottobre, e una cui tappa importante sarà il 30 Settembre. "Per quel giorno – afferma Mancini – abbiamo organizzato un convegno dal titolo "Stato – Doppio Stato – Anti Stato" che si terrà nell'Aula Rossa della Facoltà di Architettura e a cui parteciperanno Salvatore Borsellino, fratello del Giudice Paolo, il Magistrato Antonio Ingroia e il Procuratore della Repubblica di Pescara Nicola Trifuoggi". Il convegno è previsto per le 10:30 ma i relatori e i ragazzi promotori dell'iniziativa saranno presenti in Facoltà già dalle 9:30. "Vogliamo accompagnare i nostri ospiti alla mostra insieme con il Preside di Facoltà Alberto Clementi e il vice Presidente del Consiglio Comunale di Pescara Fausto Di Nisio per far vedere loro le opere esposte e saranno direttamente gli artisti ad illustrargliele", afferma Michele D'Amico. I ragazzi si dicono orgogliosi di aver realizzato un'iniziativa del genere e soprattutto di averlo fatto nell'Ateneo, realtà in cui esistono tante associazioni ma non tutte pronte a lavorare in maniera concreta. "In tanti sono pronti a lamentarsi dicendo che non viene organizzato mai niente – afferma Mancini – ma poi utilizzano l'Università solo come un esamificio. Vengono a fare gli esami e se ne vanno, senza vivere l'Università, senza contribuire alla diffusione della cultura, in tutte le sue forme".
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