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Inaugurazione della personale di Mira Di Cintio

Da oggi e fino al 20 maggio le opere in tema medievale saranno esposte all'Aurum

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Inaugurazione della personale di Mira Di Cintio quest’oggi all’Aurum di Pescara: CAVALIERI DAME E GIULLARI, questo il titolo della mostra, ha attirato un folto pubblico, rimasto favorevolmente impressionato dalle coloratissime rappresentazioni in tema medievale dell’artista, nativa di Ortona (CH), ma pescarese d’adozione.

Una mostra che colpisce e incuriosisce – ha dichiarato in apertura la madrina dell’evento, Sara Iannettiche ha richiesto alla sua creatrice non solo profonda ispirazione, ma anche un imponente mole di studio”. Dopo la lettura di un testo critico ad opera di Alessandro Costanza, presidente dell’omonima fondazione, il compito di raccontare nei più intimi e importanti particolari le splendide tele, è toccato alla prof.ssa Maria Gabriella Cianfarini, che peraltro ha avuto il compito di descriverle singolarmente, con brevi cenni di prosa, fruibili all’interno del catalogo, consegnato ai presenti.

Armonia intrinseca che va osservata con attenzione, ogni singola immagine è pensata, studiata, non casuale. Il Medioevo di Mira Di Cintio non è lugubre, ma gioioso e colorato”. Questo un breve, ma significativo, stralcio della dotta presentazione curata dalla Cianfarini.

Dopo un breve discorso del Maestro Giorgio Del Bono, pittore e scenografo pescarese oltre che mentore artistico di Mira Di Cintio, come la stessa ha ricordato, proprio a lei è toccato il compito, naturalmente, di chiudere gli interventi. Doverosi i ringraziamenti a Licio Di Biase e all’assessore Giovanni Di Iacovo, non presenti per improvvisi impegni fuori città, che hanno contribuito con il loro appoggio alla realizzazione della mostra. Ai tanti amici, ai parenti e a tutti coloro che l’hanno sempre sostenuta, ma il suo saluto più caloroso è stato per il padre, recentemente scomparso e a cui tutto il suo lavoro è stato dedicato.

Prima del buffet, anch’esso in tema medievale, come ha tenuto a precisare l’artista, è stato possibile assistere a un breve concerto di arpa celtica, uno degli strumenti musicali maggiormente utilizzati nelle corti dell’epoca. Le musiche sono state riprodotte dalle abili mani di Libero Maria Marotta, che ne ha anche spiegato l’utilizzo e le differenze sonore fra i vari Stati, in quei tempi.

Le opere, sedici in tutto, esposte all’interno della sala degli Alambicchi, potranno essere visionate e successivamente anche acquistate, fino al 20 maggio, la mattina dalle ore 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 19, con ingresso libero.

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