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Strani movimenti all'ACA: nomine e approvazione di bilanci non sono passati per il CDA

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“Si aggrava la situazione dell’attuale Presidente del Consiglio d’amministrazione di Aca Spa: dopo aver scoperto l’ondata di assunzioni di interinali, viene fuori che molte operazioni, come nomine e approvazione dei bilanci, sono state decise dal Presidente stesso in maniera autonoma, senza mai passare attraverso la deliberazione dello stesso Cda.

E oggi il Cda chiede conto di tali decisioni che devono ancora essere ratificate. Non solo: contrariamente alle affermazioni del Presidente, l’assunzione degli interinali non risale a un bando voluto dalla vecchia governance, che aveva utilizzato appena 5 interinali per una spesa di 40mila euro. Conclusi quei rapporti di lavoro temporanei, il Presidente ha fatto altri due bandi per una spesa complessiva di 860mila euro complessivi, peraltro in aperta violazione anche del Piano occupazionale portato al tavolo dell’Assemblea dei soci e regolarmente approvato, un Piano che prevedeva l’assunzione di figure apicali, e non di personale di servizio. A questo punto, dinanzi a tale situazione, che peraltro rischia di determinare il fallimento di Aca, con pesantissime ricadute sul Comune di Pescara, rivolgo l’ennesimo invito al sindaco Alessandrini affinchè apra la partita, in qualità di socio di maggioranza di Aca, chiedendo una verifica di quanto sta accadendo, e non ci costringa a chiedere una seduta straordinaria del Consiglio comunale né, peggio, a interessare gli Organi inquirenti di una gestione che sembra far acqua da tutte le parti”.

Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli, dopo aver verificato le affermazioni del Presidente di Aca il quale, replicando alla sua prima denuncia, aveva imputato l’assunzione degli interinali a un bando ereditato dalla vecchia governance, affermazione risultata invece falsa dopo una verifica.

“Le questioni sono essenzialmente due e sono di estrema rilevanza – ha spiegato il Capogruppo Antonelli -. Innanzitutto siamo di fronte al Presidente del Consiglio di Amministrazione di Aca che ha assunto una serie di iniziative in maniera assolutamente autonoma senza passare attraverso la consultazione con lo stesso Cda, iniziative che comprendono nomine e approvazione di bilancio. Tant’è vero che ora quelle stesse decisioni dovranno passare al vaglio del Cda per la relativa ratifica. La seconda questione – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – riguarda le assunzioni degli interinali: è assolutamente falso che l’attuale Presidente stia dando seguito al bando del precedente Amministratore Unico. Vero è che il Precedente amministratore aveva autorizzato l’assunzione temporanea di soli 5 interinali per tre mesi, con un impegno di spesa non superiore ai 40mila euro. Il nuovo Presidente, dopo l’insediamento ha portato a termine i vecchi contratti, poi ha fatto un secondo bando con un impegno di spesa di 200mila euro e poi ancora un terzo bando per 660mila euro. Penso che sia più che chiara la differenza tra una spesa di 40mila euro e quella da 900mila euro per l’uso di interinali. Non solo: in sede di Assemblea dei Soci il Presidente Aca ha portato in approvazione il Piano occupazionale per l’assunzione di una serie di figure apicali e non di personale di servizio, senza neanche sapere con quali funzioni specifiche, com’è invece di fatto accaduto, riportandoci concretamente ai tempi bui e clientelari delle passate gestioni Aca decise dal Pd. A questo punto ci chiediamo chi abbia fatto il Piano occupazionale: se Aca aveva bisogno di operai perché ha fatto approvare ai Soci un Piano che prevedeva dirigenti? Questo vuol dire che qualcuno ha mentito all’Assemblea dei Soci facendo deliberare un Piano che non risponde alle reali esigenze dell’azienda. E poi, altra questione fondamentale: chi sta controllando che le spese in più che si stanno sostenendo abbiano la necessaria copertura finanziaria, considerando che Aca è pur sempre in una situazione di concordato preventivo? E poi, avendo dichiarato il falso circa l’assunzione di interinali, ovvero di portare avanti un vecchio bando deciso dalla vecchia governance, siamo certi che il Presidente Aca non abbia fatto la stessa comunicazione al Commissario giudiziale nominato dal Tribunale Lancasteri per giustificare il procedimento? Perché se fosse così, saremmo già finiti nel calderone delle false comunicazioni sociali. Dunque queste sono le grandi questioni che fanno vacillare la nuova governance di Aca: la spaccatura in seno al Cda e il dilemma su chi stia controllando i conti; e poi perché gli interinali arrivano nel 2017 se sono previsti solo nel Piano occupazionale del 2018? Questo sta accadendo per effettive esigenze societarie o per accontentare le richieste clientelari della politica? Ritengo – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – che ci siano tutte le condizioni per un ‘risveglio’ del sindaco Alessandrini sul tema chiedendo un esame delle carte e la loro discussione in sede di Assemblea dei soci. In qualità di maggior azionista di Aca, il sindaco Alessandrini dovrebbe ricordare che se fallisce Aca, il Comune di Pescara ne subirà pesantissime conseguenze visto che, come prima cosa, dovrebbe riaccollarsi tutti i mutui che oggi paga l’Azienda acquedottistica, dunque il sindaco deve chiedere la convocazione straordinaria dell’Assemblea dei Soci per un chiarimento sulla situazione di un’azienda che cammina sul filo del rasoio del concordato preventivo, mettendo a rischio la corretta gestione dell’acqua pubblica. Sicuramente il presidente di Aca è un irresponsabile, si è arrogato le prerogative di un Cda e sta sperperando soldi pubblici a discapito dei cittadini, assumendo personale in violazione anche al Piano occupazionale approvato. Ora il sindaco Alessandrini deve intervenire – ha concluso il Capogruppo Antonelli -, non mi costringa a chiedere un Consiglio comunale straordinario o, peggio, a chiedere l’intervento degli Organi inquirenti”.

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