Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Fontanelle, su 30 abusivi solo uno sfratto

Condividi su:

Un solo sfratto a fronte di 30 occupanti abusivi. E' questo il bilancio dell'azione svoltasi questa mattina in via caduti per servizio nel quartiere di Fontanelle a Pescara.

A renderlo noto è il Vice Presidente del Consiglio Domenico Pettinari che afferma

"Abbiamo sempre sostenuto che la cifra stanziata da Regione Abruzzo per gli sfratti fosse inconsistente, ed il bilancio di questa mattina mette nero su bianco una proporzione che è ben lontana dal rappresentare una soluzione per i quartieri a rischio. Fontanelle è una zona molto pericolosa – incalza Pettinari - ricorderanno tutti quella fu definita "la stagione degli attentati" in cui fu bruciata la macchina di Nello Raspa, Presidente di 'Insieme per fontanelle' e dati alle fiamme anche numerosi citofoni dei cittadini che scendevano in piazza a manifestare contro la criminalità dilagante. In un quartiere così la Regione Abruzzo ha stanziato fondi per un solo sfratto. Si sta commettendo lo stesso errore che fece la Giunta D'Alfonso.

Anche nella scorsa legislatura – ricorda Pettinari – il centro sinistra dopo le numerose sollecitazioni del M5S stanziò una cifra esigua di fondi e operò pochi sfratti esattamente come sta facendo il centro destra. Nulla di nuovo quindi se non la consapevolezza che centro destra e centro sinistra sono sempre e comunque due facce della stessa medaglia. Si agisce poco e male – continua il Vice Presidente del Consiglio – mi giungono notizie che ieri, per esempio, un nuovo sfratto in via Rigopiano è finito con un buco nell'acqua e l'occupante anche in questo caso non è stato rimosso dall'abitazione, esattamente come accaduto qualche giorno fa per un altro inquilino abusivo. Inoltre, parrebbe, che alcuni abusivi che stanno levando le tende da soli starebbero portando via le finestre delle case. Ricordiamo che quello è un patrimonio pubblico e che quindi si sta commettendo un furto ai danni della collettività e tutto accade nel silenzio o nell'impotenza dell'Ater". Conclude.

Condividi su:

Seguici su Facebook