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Silvio Buttiglione, ex imprenditore, minaccia il suicidio

La sua casa sarà messa all'asta il prossimo 20 maggio

la redazione
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Silvio Buttiglione, 60enne ex imprenditore, si è reso protagonista nei giorni scorsi di una clamorosa protesta a Pescara.

L'uomo, strozzato dalla crisi e dai debiti e con l'ombra della vendita all'asta della sua casa di Montesilvano il prossimo 20 maggio, si è recato presso la sede di Equitalia su via D'Annunzio e, dopo aver posizionato diversi cartelli di protesta si è incatenato davanti l'ingresso principale e si è appeso un cappio al collo minacciando di uccidersi.

L'uomo, fortemente provato da quanto sta succedendo ha dichiarato che, nel caso in cui la sua casa fosse venduta, tornerà su via d'Annunzio e si impiccherà al palo davanti la sede di Equitalia cosi "questi di Equitalia" lo avranno sulla coscienza.

I fatti che lo hanno portato ad agire in questo modo estremo, risalgono a quando arriva un pignoramento chiesto dal Credito di Romagna che ha costretto l'uomo prima a vendere la sua profumeria a Rimini e poi l'altra casa di sua proprietà. Ora l'unica cosa che gli rimane è la casa di Montesilvano che però martedi potrebbe essere venduta all'asta fallimentare.

Nel comizio di Beppe Grillo del prossimo 20 maggio si protesterà contro la politica di Equitalia e delle banche e i grillini, come afferma Buttiglione, sono "gli unici che mi hanno ascoltato".

Dall'altro lato Equitalia risponde che non sono loro i responsabili di quanto sta succedendo e la vendita dell'immobile è stata richiesta da una banca e non dai loro uffici. Equitalia aggiunge che al Sig. Buttiglione sono stati forniti tutte le informazioni in merito alla sua situazione e che ogni azione di annullamento di procedure d'asta non dovrebbero essere rivolte ai loro uffici. Equitalia, in base al decreto legge 69/2013, non può pignorare né mettere in vendita la prima casa, cioè l’unico immobile del debitore adibito a sua abitazione principale. E non può pignorare e vendere altri immobili, diversi dalla prima casa di abitazione, se il debito del contribuente non supera i 120 mila euro. Il decreto di cui sopra però non è valido per le banche e i creditori privati che possono procedere alla vendita degli immobili per qualsiasi importo del debito, anche se si tratta della prima casa e Equitalia potrebbe intervenire in quel caso solamente se il prezzo di vendita dell'immobile sia superiore al debito che l'uomo ha con la banca.

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