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Femminicidio? Un caso ogni 2 giorni

Seminario “Amori violenti”: Relazioni perverse e dipendenze psicologiche all’interno del rapporto di coppia

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Ieri pomeriggio nell’aula magna Alessandrini presso il Tribunale di Pescara ha avuto luogo un seminario di aggiornamento ed approfondimento sul tema del femminicidio, fenomeno purtroppo in crescita nel nostro paese.

Merito della sezione abruzzese di A.I.A.F (Associazione nazionale Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori) , che ha iniziato ad organizzare seminari su questo argomento già dal 2006.

Erano presenti: avv. F. Mina, nota penalista del Tribunale di Torino, il prof. R. Paterniti del Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell’Università di Firenze, la prof. L. De Fazio del Dipartimento Criminologia della facoltà di Giurisprudenza di Modena e Reggio Emilia.

Moderatori: l’avv. M.C. Serafini e il Giudice Dottor A.M. Bozza, entrambi del Tribunale di Pescara.

Dal rapporto dell’EURES del 2013 viene fuori che, rispetto all’anno precedente, c’é stato un aumento del 14% di omicidi di donne, uno ogni due giorni.

Il nuovo decreto legge del 2013 (legge sul femminicidio) nasce da questo allarme sociale, che da una parte vuole affrontare una serie di previsioni di reato e dall’altra disciplinare i comportamenti criminali.

La ”violenza di genere”, categoria nella quale si inserisce il fenomeno di cui stiamo parlando, viene esercitata in vari modi. La violenza economica, la violenza assistita che riguarda i minori che “assistono” loro malgrado a scene di litigi tra genitori e lo stalking.

Lo stalking coinvolge ben l’84% degli uomini, ma la cosa interessante é che solo una minoranza di questi ha un “vizio mentale”, gli altri sono considerati persone normalissime. (indagine Istat 2007).

«Stiamo vivendo in una società del narcisismo - così ha spiegato lo psichiatra forense Paterniti - dove lo stalking nasce in una condizione di relazione patologica, nella quale troviamo una coppia formata quasi sempre da un uomo narcisista ed una donna debole con poca stima di sé, entrambi non consapevoli di questi meccanismi relazionali perversi,laddove il termine “perverso” significa “distorto” dalla normalità».

L’uomo “stalker” non sa di esserlo, raramente sono persone disturbate, ma si tratta comunque di individui che, quasi sempre, rispondono al modello psicologico dell'“uomo narcisista”.

Da un punto di vista criminologico, nel 18,8% dei casi (indagine Istat 2007 sulla prevalenza dello stalking in Italia), si tratta dell’ex compagno in un contesto di separazione, età compresa tra i 12 e i 70 anni, single e/o disoccupato . A questa situazione di disagio a volte si aggiunge anche l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti ma non é la norma.

Quali, invece, le caratteristiche della vittima di stalking? Nel 75% dei casi sono appunto donne di età compresa tra i 18 e 45 anni e che nella massima parte dei casi hanno già una nuova relazione affettiva.

L’impatto dello stalking sulla vittima é molto pesante e comprende sia conseguenze fisiche, psicologiche e sociali, poiché comporta anche un cambiamento dello stile di vita della persona che vive questo grave disagio.

Ma come dovrebbero agire gli enti competenti affinché questa situazione possa migliorare?

Dagli eminenti relatori di questo seminario sono emerse le seguenti indicazioni:
- una campagna di formazione per le forze dell’ordine e gli operatori sociali coinvolti nel fenomeno direttamente
- l’incremento dei centri antiviolenza
-una campagna informativa rivolta ai cittadini con un indirizzo più specificamente culturale.
- prevenzione primaria, secondaria e terziaria , riguardante i cosidetti “reati sentinella”, cioé i primi episodi di violenza velata che possono nascere in una “relazione stretta”, ovvero la relazione affettiva tra due persone cosi come attualmente viene definita dal diritto di famiglia, siano esse conviventi oppure no.

Infine un consiglio a tutte le donne vittime di violenza e di stalking, enunciato sia dalla criminologa De Fazio che dallo Psichiatra Paterniti. Non accettare mai il famoso “ultimo incontro” che l’uomo chiede in questi casi: potrebbe essere fatale ed in molti casi purtroppo lo é già stato!

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