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Nuovo mercato etnico e senegalesi in regola: così la Giunta Alessandrini scende in guerra contro la contraffazione

Pomeriggio di sgombero autogestito in rispetto dell'ordinanza comunale

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A conclusione dell' incontro che si e' tenuto stamane alle ore 12 nella Sala Consiliare del Comune di Pescara, è stata ribadita la delocalizzazione del mercato  dall'area di risulta: a confronto i rappresentanti dell'etnia senegalese e la Cgil con la Giunta Alessandrini: il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, gli Assessori Sulpizio, Cuzzi e Diodati. Anche Sel in sala: la consigliera e capogruppo Daniela Santroni, il consigliere Ivano Martelli, il coordinatore comunale Roberto Ettorre e il Coordinatore per la Provincia di Pescara Daniele Licheri.

A fronte dell'ordinanza di sgombero del mercato etnico emessa nei giorni scorsi e contestata dall'etnia senegalese,  Alessandrini esordisce spiegando: " La questione  e' nota ed e' quella del mercato etnico nell'area di risulta che da piu' di vent' anni è un pezzo della comunità cittadina. E' accaduto che Polizia di Stato,  Polizia Ferroviaria e  Asl  mi abbiano scritto  di una situazione di pericolo per la sicurezza urbana, essendoci  bancarelle con allacci di fortuna, un prefabbricato con cucina con bombole a gas, riflessi negativi sull' igiene pubblica e  la sicurezza del plesso  ferroviario a  rischio. Perciò l'ordinanza è volta all'allontamento dei soggetti che occupano l'area e la contestuale bonifica del sito. Da parte nostra c'è la massima collaborazione per chi vuole rispettare le regole o gia' le rispetta, ma non si può far finta di niente davanti a scarpe Adidas o Nike che non provengono certamente dal rivenditore autorizzato. Finora le regole sono state eluse e i senegalesi regolarizzati sono solo 13. Dopo i nostri incontri avuti quattro mesi fa, davanti ad una  palese e continua violazione delle regole come nel caso della contraffazione evidente, abbiamo chiesto collaborazione ma non sono stati visti cambiamenti positivi.  Abbiamo, però, l' intenzione di proseguire nell'individuare un nuovo plesso per il mercato etnico, specificando che c'e' anche disponibilità da parte della Regione Abruzzo a conferire un contributo in termini materiali, e  la disponibilita' a sperimentare forme di  mercato itinerante.

L' Assessore Cuzzi ribadisce: "Dobbiamo agire in un quadro di legittimità amministrativa: oggi in quella zona non esiste l' istituzione di un mercato etnico,  c'è solo qualche licenza da itinerante ambulante che non consente la funzione di mercato. Si pensa all'istituzione in via sperimentale di  un mercato di prodotti etnici che non sarà piu'  quello della contraffazione, aperto a tutti quelli che vogliono portare la propria cultura e il proprio artigianato, regolarizzandosi per avere il titolo per svolgere l'attivita.  Si puo' pensare, in attesa di attrezzare un'area,  ad un mercato in forma itinerante che eserciti ad es. 5 giorni su 7.  Da lunedi mattina coloro che sono vogliono essere regolarizzati, possono recarsi presso gli sportelli degli  uffici comunali competenti a disposizione a Palazzo di Città.

Non sono propensi i senegalesi in sala al mercato itinerante poichè prevederebbe spostamenti ogni due ore. Oltre a ciò si dicono amareggiati per  aver ricevuto un'ordinanza che non tutela i deboli. Ne chiedono la sospensione, essendo stata firmata senza nessun incontro o avvertimento. Per loro e' il momento di pensare a delle soluzioni per non finire nello scontro sociale e di chiedere  più tempo, poiche' sarebbe impossibile sgombrare ben cento famiglie rapidamente. Antonio Blasioli, Presidente del Consiglio Comunale, è intervenuto in risposta a ciò verso la conclusione dell'incontro  spiegando il perchè non ci siano state quelle riunioni pre ordinanza di cui i senegalesi parlano: "nessun incontro è contemplato quando Polizia, Ferrovie e Asl chiedono che il mercato non sia più lì" e sottolinea: "Questa non e' una guerra tra commercianti:  trattare  merce contraffatta è  un reato e non puo' essere venduta. Ora siete cittadini italiani, quindi ci sono regole da seguire. Il mercato va assolutamente delocalizzato: non si può sospendere l' ordinanza in questione ma andremo ad interloquire con il Prefetto oggi o domani e riferiremo di questo incontro per chiedere collaborazione per una possibile dilazione dei tempi".

In attesa dell'attuazione delle soluzioni proposte dalla Giunta Alessandrini, i venditori senegalesi  hanno provveduto ad avviare, già poche ore dopo l'incontro in Comune,  una sorta di sgombero dimostrativo autogestito dell'area in segno di totale accettazione dell'ordinanza. Sgombero che è stato poi interrotto in attesa di decisioni definitive.

 

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