Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La Beauté du Diable - Koffi Kôkô Venerdì 6 marzo al circus

Condividi su:

Appuntamento imperdibile Venerdì 6 marzo ore 21.00 al Cineteatro Circus di Pescara con "La Beauté du Diable", l'ultima opera solistica del grande danzatore e coreografo Koffi Kôkô, produzione presentata all 8° edizione del Festival Internazionale di danza contemporanea della Biennale di Venezia.


L'Assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanni Di Iacovo in relazione allo spettacolo e alla presenza di Koffi Koko"Sono orgoglioso di avere qui a Pescara Koffi Koko un grande artista, per nutrire la città di cultura, aprendoci alle culture del mondo nei confronti non solo del pubblico ma anche di artisti di diverse discipline e danzatori. È il modo migliore per unire le culture in questo momento di grande divisione. E in verità Koffi Koko crea una cultura terza mescolando la sua tradizione alla cultura occidentale creando una terza strada".

Piera D'Anzico ha introdotto la performance di Koffi Kôkô "un lavoro dove la scissione tra il bene e il male è molto meno marcata che nella cultura occidentale. Si tratta di uno spettacolo in gran parte di improvvisazione, un percorso sciamanico che ci fa viaggiare attraverso lui ma riconducendoci a noi stessi, attraverso l'uso del corpo fa in modo di coinvolgere gli spettatori facendoli riflettere sulla scissione tra mente corpo e anima".
Si tratta di un assolo accompagnato dalle percussioni di tre musicisti di livello internazionale, Achille Acakpo, Janos Crecelius e Moussa Coulibaly, che suoneranno dal vivo sul palco del teatro.
Koffi Koko spiega "Oggi con la mia esperienza sono riuscito a creare questo spettacolo che indaghi ciò che io sono, la mia natura duale, ciò che mi collega e mi divide dalla mia parte occidentale e dalla mia parte africana. I miei assoli sono creazioni che si sviluppano in anche 5 o 7 anni e maturano insieme a me e alla mia vita. Creare una coreografia su me è molto più complesso che coreografare altri danzatori perché c'è tutto un lavoro da fare su sé stessi, con l'assolo lasci all'altro una parte di te che lo spettatore interpreterà e farà suo per come lo sente e lo vede. Quando salgo sulla scena chiedo a Dio di darmi la forza di riuscire ad esprimere ciò che voglio comunicare".

Ne "La Bellezza del Diavolo" l'artista si confronta con la concezione dualistica del Bene e del Male propria della visione del mondo giudaico-cristiana. Koffi Kôkô provenendo da una cultura in cui, al contrario, questi due aspetti sono considerati inscindibili, si interroga su tale paradosso, cercando e proponendo nuove prospettive e nuove risposte. La Beautè du Diable è un monito di riflessione sulla natura del male nell'essere umano che parte dal profondo cuore dell'Africa e che instaura un ponte tra oriente e occidente in cui le credenze sciamaniche si intrecciano con le più dogmatiche credenze religiose.


L'opera è stata presentata in anteprima nel 2011 al Festival Internazionale della Danza di Friburgo e da allora, con successo, è stata riproposta in occasione del Festival
Internazionale di Teatro di San Paolo in Brasile, a Vienna nell'ambito dell'IM PULS TANZe inoltre al Torino Danza, a Breslavia e in Benin.


Festival Desiderio
Lo spettacolo, eseguito come unica data in centro Italia ed in anteprima regionale, aprirà il secondo step del Festival Desiderio, curato da Piera D'Anzico e Daouda Ouattara, che si svolgerà a Pescara nelle giornate dal 6 all'8 marzo.
Il Festival desiderio è un evento, organizzato dall'Associazione Fogoba-il Grande Cerchio, che si sviluppa nell'arco di un anno a Pescara.
Il progetto è articolato in quattro momenti che corrispondono ad altrettante "fasi" in cui il desiderio, visto come un elemento intrinseco dell'essere umano, si sviluppa.
Attraverso questo progetto si vuole valorizzare la cultura africana riconoscendola come culla dell'umanità e contribuire al suo inserimento nelle arti, anche in rapporto alla contemporaneità.

Nello stesso tempo si opera un'azione di formazione del pubblico e di valorizzazione del lavoro dei giovani artisti abruzzesi favorendone il contatto e la collaborazione con gli artisti africani di notevole rilievo internazionale.
Il Desiderio n.2 sulla Riconciliazione degli opposti,di cui fa parte lo spettacolo di Koffi Koko,si sofferma sulla natura del mondo prima che l'uomo erigesse un muro invalicabile a dividere la Natura dalla Storia e dalla Società. Un mondo in cui l'esistenza aveva un senso diverso dall'insostenibile peso di viverla.
Oggi la Storia stessa,che può definirsi un continuo succedersi di mutamenti effimeri e nello stesso tempo tragici, sta morendo e con lei i riferimenti culturali maschili che maggiormente l'hanno espresso: poteri, guerre e religioni.
Se la storia era "trina", la Natura è duale: vita-morte, bene-male, giorno-notte, femminile-maschile avranno di nuovo la stessa dignità ormai indifferente agli esorcismi e alle divisioni che la Storia gli imponeva. Un momento di riflessione per scoprire e far riscoprire la potenza e l'umanità dell'arte e l'importanza educativa che ha nella società.

Durante il Festival Koffi Kôkô terrà uno stage di danza afro-contemporanea aperto a tutti, danzatori e non, con il quale si propone di accompagnare i partecipanti in un'esplorazione della materia corpo e di ciò che egli definisce "densità", ossia la relazione tra corpo fisico, corpo memoria e corpo spirito, alla ricerca dei differenti stati e modi di espressione del sé.

Koffi Kôkô
Esponente di punta della nuova danza africana, conduce nei suoi lavori una ricerca spirituale e insieme artistica ed è considerato, oggi, l'apripista della scena moderna della danza africana in Europa, che trova espressione in un'originale sintesi tra radici nere e cultura occidentale. In nome della sua filosofia, dei suoi valori spirituali e di numerosi incontri artistici con grandi nomi tra cui Patrick Dupont, Shiro Daimon, Pierre Doussaint, Maria Carmen Garcia avvenuti nel corso della sua carriera, sviluppa una danza felina che fonda le proprie basi sugli elementi della natura (aria, acqua, fuoco, terra e ferro), sulla loro energia e vitalità in una dimensione fortemente pregna di universalità.

Fogoba il Grande Cerchio è un'Ass.ne culturale nata nel Novembre 2014 per volere del suo Presidente Piera D'Anzico.
L'associazione presenta una mission votata alla diffusione, in Italia e all'estero, della conoscenza e dello studio della danza e della musica africana e afroamericana in tutte le sue forme e nei suoi rapporti con le altre arti e culture.
L'associazione persegue i seguenti obiettivi:
−     favorire la conoscenza della pluralità dei linguaggi artistici della cultura africana;
−     incoraggiare la ricerca e lo sviluppo di nuove forme espressive legate ai valori delle popolazioni africane;
−     porsi come punto di riferimento per l'aggregazione di artisti, esperti ed appassionati delle arti africane tradizionali e contemporanee;
−     promuovere azioni quali spettacoli, performance, festival, stage e workshop rivolte alla fruibilità della cultura africana, anche in relazione all'integrazione con le arti contemporanee europee;
−     valorizzare l'interculturalità anche mediante progetti di scambio di artisti con altre organizzazioni italiane ed estere;
−     promuovere l'integrazione della cultura africana con le altre culture, per permettere di esplorare il rapporto tra i vari popoli della terra, e creare forme espressive che mantengano i rapporti sociali e culturali del nostro stesso territorio;
−     sensibilizzare l'opinione pubblica alle problematiche di questo continente;
−     unire le proprie forze con quelle di altre associazioni o istituzioni pubbliche o private, italiane ed estere, per il conseguimento di obiettivi comuni;

L'organizzazione s'impegna al corretto raggiungimento di tali obiettivi, concretizzati attraverso azioni specifiche che vanno ad arricchire l'offerta culturale.
In particolare, lo sguardo viene rivolto verso:
−     l'organizzazione di corsi, stage, workshop, (in Italia e all'estero) che siano rivolti allo studio, l'aggiornamento e perfezionamento delle arti performative e musicali africane/afroamericane e contemporanee;
−     la creazione di eventi di sensibilizzazione della cultura africana favorendo l'abbattimento dei pregiudizi e delle forme razziali legate alla stessa;
−     la promozione di progetti formativi interculturali all'interno delle scuole, con particolare attenzione rivolta all'età evolutiva;
−     l' ideazione e la progettazione di eventi culturali inediti (conferenze, incontri, festival, progetti ad hoc) per divulgare e riscoprire i veri valori delle radici della cultura africana.
          
Ad oggi la neonata associazione è forte dell'esperienza del suo Presidente, Piera D'Anzico, la quale vanta un bagaglio professionale costruito in diversi e numerosi contesti sia a livello nazionale che internazionale nello specifico settore di appartenenza.
Organigramma dell'Associazione
DIREZIONE ARTISTICA Piera D'Anzico e Daouda Ouattara
COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO Barbara Carinci
COMUNICAZIONE Paola Renzetti
GRAFICA Linda De Flammineis


L'associazione è inoltre partner di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, ad oggi l'unico circuito multidisciplinare di distribuzione e promozione dello spettacolo dal vivo nei settori di teatro, danza e musica nel territorio regionale abruzzese ed anche molisano. Già riconosciuto e finanziato dal MiBACT per il settore danza, ACS nasce a seguito di un percorso evolutivo intrapreso nell'ultimo biennio, da cui è emersa l'esigenza di creare un nuovo organismo di gestione integrata delle attività di spettacolo dal vivo che fosse in grado di coordinare e gestire le proposte culturali, creando sinergie con Enti Locali pubblici e privati ed organizzazioni culturali.




 

Condividi su:

Seguici su Facebook