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Il Lunedì del Delfino

Una panchina troppo corta per le ambizioni di promozione

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L’avevamo scritto e ampiamente pronosticato, lo scorso lunedì, che l’assenza di Manuel Marras, uno dei pochi insostituibili di questo Delfino, avrebbe potuto comportare pesanti ripercussioni sull’attacco biancazzurro, nella trasferta contro il Cittadella. È andata anche peggio del previsto, purtroppo, con un pesante 4-1 subito senza troppe attenuanti, se non quelle, in fondo non decisive, di un arbitraggio davvero casalingo nel primo tempo della disputa. Il duo offensivo, composto da Mancuso e Monachello, non ha minimamente impensierito Alberto Paleari, l’estremo difensore veneto. Inoltre, se il primo dei due, come al solito, si è dannato l’anima nel tentativo di procurarsi qualche pallone giocabile, arrivando anche a farsi ammonire per un fallo di frustrazione (giallo che costerà la squalifica di un turno, giacché era in diffida), il secondo lo possiamo tranquillamente annoverare nella lunga lista dei non pervenuti, al fischio finale.

Una gara spartiacque, che ha forse definitivamente decretato la fine delle speranze di una promozione diretta. Non certo dal punto di vista aritmetico, quanto piuttosto per le troppe lacune che questo organico, largamente incompleto, soprattutto in panchina, ha esplicitamente mostrato per l’ennesima volta. Dopo ventisette gare, una diagnosi accurata dei pregi e dei difetti di questa Rosa, la si può azzardare in tutta serenità. Solo sette giocatori sono stati finora all’altezza della situazione, per rendimento, tecnica e continuità: Fiorillo, Scognamiglio, Gravillon, Brugman, Memushaj, Marras e Mancuso. Da notare che rappresentano in modo incredibilmente equilibrato lo schieramento in campo, ovvero un portiere, due difensori, due centrocampisti e due attaccanti. Sono loro che hanno finora trascinato il resto della truppa a questa invidiabile posizione di classifica, per il momento in sicura zona play off e quando la presenza di questi “magnifici sette” è stata contemporanea in campo, le vittorie sono spesso arrivate. Peccato non aver rinforzato, a gennaio, un così forte telaio di base, perché con qualche ritocco di qualità, ne siamo abbastanza certi, la promozione non sarebbe sfuggita, nell’ambito di un campionato complessivamente davvero di basso livello.

Il bello di questo sport è che spesso anche ciò che appare davvero ovvio, può essere clamorosamente smentito poi dai risultati, pertanto al di là di quanto doverosamente scritto, come sempre ci auguriamo di essere clamorosamente smentiti. L’idea che ci siamo fatti, però, è che Pillon, con questi uomini a disposizione, ha probabilmente fatto ben più di quanto verosimilmente ci si potesse attendere e che da ora in poi tutto ciò che arriverà di buono dovremmo considerarlo come “grasso che cola”.

Già venerdì prossimo, nell’anticipo serale dell’Adriatico contro il Cosenza, avremo modo di verificare ulteriormente se quanto sopra scritto corrisponde o meno al vero. Privi dell’unico terminale offensivo in grado di fare la differenza, parliamo ovviamente di Leonardo Mancuso, i biancazzurri sapranno adattarsi alla situazione? Il rientro di Marras sicuramente restituirà all’attacco quella vivacità del tutto mancata contro il Cittadella, ma basteranno le reti dei difensori sui calci d’angolo, per compensare l’assenza in avanti di un sostituto del vice capocannoniere? Conoscendo l’esperienza del tecnico trevigiano, immaginiamo che opterà per una gara prudente, puntando soprattutto a non subire reti, sperando poi di realizzarne almeno una, proprio grazie a un calcio piazzato o a qualche occasione casuale. Dovendo poi necessariamente coprire con almeno un uomo il ruolo di punta, nel contesto di un gruppo di attaccanti tanto numeroso quanto, dispiace scriverlo, piuttosto scarso tecnicamente, indirizzeremmo le nostre attenzioni su Nando Del Sole, l’unico che dimostra impegno e voglia di correre, quando viene chiamato in causa, in grado quindi, almeno, d’infastidire la difesa avversaria. Di seguito la settimana di pausa, dedicata alle nazionali, giungerà stavolta quanto mai opportuna per recuperare un giocatore fondamentale quale capitan Brugman, in vista dell’importantissimo confronto di Lecce, nel posticipo serale della trentesima giornata, domenica 31 marzo alle ore 21.

 

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