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La maiolica con la cometa di Pescara

Emilio Polci imprenditore e ceramista a Pescara

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Attraverso la storia di un personaggio e di una manifattura ceramica riemerge uno spaccato sulla vita culturale di Pescara tra gli anni Venti ed il dopoguerra.

Armando Cermignani, Alfredo Luciani, Tommaso Cascella ed Emilio Polci diedero vita ad un cenacolo che animò la città adriatica per molti anni.

Emilio Polci nacque a Castelli nel 1894; dopo un' esperienza come insegnante nella locale Regia Scuola d'Arte “Francesco Antonio Grue”, approdò ad Ascoli Piceno nella fabbrica dell'industriale Matricardi. Dove realizzò delle bellissime maioliche.

Successivamente nel 1925 creò a Pescara in Via Conte di Ruvo, allora in provincia di Chieti, una bottega che mantenne fino all'anno della sua morte nel 1951.

Si avvalse nella sua bottega di diverse professionalità provenienti anche da fuori regione; ricordiamo la faentina Esmeralda Campi.

Il successo ed il risalto sulla stampa nazionale della famosa «Settimana abruzzese» del 1923 con la Fiera Campionaria delle opere dell'arte, dell'artigianato e dell'industria, avevano mostrato le potenzialità della nuova città che stava nascendo, fulcro di importanti traffici commerciali, vista anche la posizione strategica sulla costa adriatica.

Nel 1927 si legge in una inserzione su una rivista dell'epoca “Corriere dei ceramisti rivista tecnica delle industrie ceramiche”:

 «pittori e decoratori di maioliche abilissimi cercasi per la decorazione antica e moderna, inviare offerte dettagliate, età, posti occupati e pretese a Maiolica d'Abruzzo – Emilio Polci Pescara».

Partecipò a numerose esposizioni nazionali ed internazionali ed ottenne diversi encomi e medaglie dagli enti preposti allo sviluppo dell'artigianato nazionale.

Inizialmente la ditta aveva il nome “Maioliche d'Abruzzo Emilio Polci” contrassegnata da una cometa e la sigla “E. P. Pescara”. Successivamente la ditta assunse la sigla “M.A.D.A.” - Maioliche artistiche d'Abruzzo con il simbolo di una stella a cinque punte ed onde sottostanti.

A testimoniare il legame con la città è proprio la cometa raffigurata anche nello stemma civico della Città di Pescara.

Partecipò alla Fiera Campionaria di Milano nel 1926 per la sezione di Chieti e provincia insieme ai ceramisti Basilio Cascella, Antonio Vitacolonna, Pelino Amoroso, Giuseppe Bontempo, Luigi Bozzelli di Rapino e alla ditta Adalgiso Desiderio di Chieti.

Partecipò all'Esposizione internazionale di Barcellona del 1929 ricevendo la medaglia d'oro per le ceramiche.

Nel 1926 e 1933 partecipò al prestigioso Concorso per ceramisti di Faenza. Partecipò alla Triennale di Milano con altri ceramisti abruzzesi di Castelli e Pescara, con Cascella nel 1933.

Sempre nel 1933 a Pescara esisteva l'altra fabbrica di maioliche di Basilio Cascella e figli, non distante dalla bottega Polci. Un importante fervore culturale era presente a Pescara e diede vita ad un cenacolo con poeti, pittori e ceramisti.

Di particolare importanza fu l'amicizia con il pittore e ceramista Tommaso Cascella (n. Ortona 1890 – Pescara 1968), testimoniata anche da alcune mattonelle realizzate dal Cascella nel laboratorio dello stesso Polci con soggetti religiosi, tra i quali S. Rocco, e scene popolari, firmati, recanti la dicitura “T. Cascella, maiolica Polci Pescara, 1933”, ed esposte oggi nel Museo Civico Basilio Cascella di Pescara.

Si realizzò un bel pannello per la Bottega d'Arte Abruzzese (1928) dell'Aquila, ancora oggi visibile sulla parete dell'edificio aquilano.

La produzione utilizzò l'antica sapienza artigianale con oggetti dal tipico decoro castellano, piatti e bottiglie, fiasche del pellegrino, mattonelle con paesaggi, statuine con figure zoomorfe ed elementi fitomorfi stilizzati in un repertorio che guardava ai gusti del tempo con una direzione artistica di grande sensibilità.

 Anche in base a studi recenti sarebbe da ricollegare al Polci una parte della produzione di piatti porta Parrozzo (il famoso dolce pescarese creato negli anni '20) ed il piatto con coperchio traforato di maiolica policroma.

IL P. morì a Pescara nel 1951; la bottega continuò la produzione; nel 1954 la ditta M.A.D.A. Pescara partecipò alla XVIII Mostra Mercato Nazionale e Internazionale dell'Artigianato di Firenze, 25 aprile - 14 maggio. Tra le personalità artistiche, che collaborarono con la manifattura Polci, sono da ricordare Giuseppe Di Prinzio ed Armando Cermignani.

La produzione fu portata avanti da collaboratori fino agli anni Sessanta.

Alessandro Morelli tel 391 792.43.36

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