«Pur se sensibili alle ragioni dei balneatori e degli operatori turistici del territorio, il nostro primo obiettivo deve essere e resta la salvaguardia della salute dei cittadini e ancora una volta sento di dover difendere pubblicamente la professionalità dei tecnici dellAgenzia e lesattezza dei dati da noi prodotti».
Questa mattina nella sede centrale dellArta Abruzzo, a Pescara, il Direttore Generale Mario Amicone ha incontrato la stampa per tentare di fare chiarezza nel mare di dichiarazioni contrastanti che si sono rincorse nellultimo periodo in tema di balneazione e balneabilità rendendo residenti e forestieri increduli o, peggio, sospettosi di fronte allalternanza dei divieti e delle revoche.
Con lui il Direttore Tecnico Giovanni Damiani, le dirigenti Emanuela Scamosci e Anna Renzi del Distretto provinciale di Pescara, e per la Regione Abruzzo il dirigente del Servizio Opere Marittime e Acque Marine, Carlo Visca, e il responsabile dellUfficio Qualità Acque Marine ed Ecosistemi, Nicola Caporale.
Amicone ha innanzitutto replicato a quanti hanno accusato lArta di pubblicare in ritardo sul sito istituzionale gli esiti dei campionamenti. Come ha spiegato anche Anna Renzi, responsabile della Sezione Biologia e tossicologia ambientale del Distretto di Pescara, il calendario dei prelievi è stabilito da unapposita delibera regionale (per la stagione balneare 2016 la n. 148 del 10 marzo), che oltre alle date stabilisce i punti dei controlli e la profondità. Grazie ad una staffetta di operatori che garantisce tempi rapidi di trasporto dei campioni nei contenitori frigo, i primi risultati di laboratorio sono disponibili in 48 ore. I campioni con valori prossimi al limite seguono un percorso preferenziale, affinché la comunicazione arrivi immediatamente ai Comuni e altri enti preposti.
«E lamministrazione comunale a dover emettere lordinanza per vietare la balneazione sottolinea Amicone e lArta non è tenuta a vigilare su tale adempimento. Addirittura tanti titolari di stabilimenti vorrebbero da noi una telefonata in tempo reale per informarli dei risultati delle analisi, ma Arta non è tenuta a farlo né può, per correttezza e imparzialità. I tempi di pubblicazione on line, pari a 5 giorni dall'ultimo prelievo ha proseguito - sono necessari per consentire allAgenzia di elaborare i rapporti di prova e fornire allutenza valori certificati, dunque ufficiali. Screditarci è dichiarare guerra alle istituzioni, senza peraltro risolvere i problemi di inquinamento perché è un po come incolpare linfermiere e non il medico della febbre del paziente. "Curare" i depuratori spetta ad altri, noi siamo tenuti a segnalare i valori oltre soglia agli enti gestori e alle Province».
«Arta opera in modo indipendente da pressioni e interessi ha spiegato Damiani - e le nostre metodiche sono standardizzate e tracciabili, in quanto ci avvaliamo di laboratori accreditati. Chi viene a farci le pulci deve dichiarare chi è e di quali metodologie si avvale, perché deve essere chiaro a tutti se è degno di credibilità e se, come noi, agisce a tutela della salute delle gente».
Come caso emblematico di inutile allarmismo, il Direttore Tecnico dellArta ha citato la segnalazione di innocui legnetti" sulla battigia, per i quali sono state accoratamente richieste all'Agenzia le analisi chimico-fisiche: per capire linutilità di tali indagini basta guardare lopera La raccolta della cischia del grande pittore del mare abruzzese Raffaello Celommi, tela ispirata alla tipica raccolta dei residui legnosi spezzettati (in dialetto locale cischia) portati dal mare sul bagnasciuga, un tempo utilizzati per il focolare.
«Le procedure in questo settore non si possono inventare ha dichiarato Nicola Caporale perché è tutto normato, oltre che dalla delibera di giunta regionale, da direttive europee e specifici decreti legislativi. Le nostre criticità per la balneazione sono legate esclusivamente alla vicinanza alle foci dei fiumi, dove ci sono zone interdette perennemente alla balneazione e, in prossimità, aree costantemente monitorate per verificarne l'eventuale risanamento».
«Cè una perfetta simbiosi tra Arta e Regione Abruzzo per i controlli sulle acque di balneazione ha assicurato Carlo Visca e nessun sindaco può contestare il nostro operato perché la delibera 148 è stata illustrata e ampiamente dibattuta nel tavolo tecnico istituito da Mario Mazzocca e Dino Pepe con la partecipazione di tutti i Comuni abruzzesi e l'Arta».
Per concludere, sul fronte della trasparenza e dellinformazione al pubblico, Amicone ha ricordato lapplicazione web dell'Arta, unica in Italia, che permette la consultazione dei dati per stabilimento dal telefonino, pubblicizzata anche attraverso una locandina esplicativa trasmessa ai Comuni e destinata agli stabilimenti balneari dellintero litorale.