Stasera alle 21.30 Pescara Jazz torna nel tradizionale "habitat" del Teatro D'Annunzio per ospitare due grandi musicisti della storia del jazz, Dee Dee Bridgewater e Ramsey Lewis, per una serata intitolata 'The soul of Jazz', dove si intrecceranno le vicende musicali dei due grandi interpreti. Il biglietto di ingresso al concerto costa 40,25 € per il Settore Numerato e 28,75 € per le gradinate; entrambi i prezzi sono comprensivi del diritto di prevendita.
Dee Dee Bridgewater e Ramsey Lewis propongono un viaggio musicale senza tempo e senza stili musicali predefiniti: quando il soul era jazz e il jazz era soul, e le radio trasmettevano la buona musica, senza preoccuparsi di generi e stili. Un vero omaggio alla grande tradizione musicale americana, da “And I wll always love you” della precocemente scomparsa Whitney Houston, a “I can’t help you” e “Save your love for me”di Stevie Wonder, passando per la musica di Michael Franks, Gilbert Moses e molti altri.
Dee Dee Bridgewater è considerata una delle poche eredi delle grandi voci femminili del jazz. Dopo aver cantato con l'orchestra di Thad Jones & Mel Lewis e aver collaborato con musicisti del calibro di Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Max Roach e Sonny Rollins, con il trasferimento in Francia all'inizio degli anni ottanta, ha completato la sua maturazione artistica ed ha avuto i primi grandi riconoscimenti di critica e pubblico. Nei dischi e nei concerti ha mostrato le sue raffinate doti di interprete e affrontato un repertorio vasto che spazia dagli standard alle tendenze più recenti, con un particolare apprezzamento per il suo modo di reinterpretare il repertorio di Billie Holiday e di altre grandi cantanti del passato.
Ramsey Lewis si è avvicinato alla musica classica per poi passare al jazz affascinato da maestri come Duke Ellington o Art Tatum. La sua attività musicale lo ha portato a incidere dischi in piano trio, grandi lavori di jazz e anche registrazioni fuori dall'ambito strettamente jazzistico. L'indubitabile talento di Lewis è stato spesso messo in ombra dai grandi successi incontrati nella sua carriera: il suo pianismo si riconosce per il tocco delicato e l'utilizzo della ripetizione che deriva direttamente dal gospel. Il pianista ha diretto e presentato programmi radiofonici e ha collaborato alla realizzazione di importanti jazz festival.