Non è più emergenza, ma tra i paesi vicino ad Amatrice, tra Lazio, Marche e Umbria, c’è bisogno di aiuto. Adesso, anche se la temperatura è scesa a 2 gradi di giorno, l’inverno sta rendendo ancora più dura la vita nella tendopoli di Amatrice. Adesso, oltre a cappotti e coperte, serve aiuto psicologico. Ed ecco che scendono in campo le associazioni di volontariato, come Artemisia ONLUS, fondata dalla dottoressa Mariastella Giorlandino (foto). «Abbiamo creato un team ad hoc per l’emergenza, che continua anche dopo 1 mese dal terremoto: 7 infermieri e 3 psicologi sono pronti per partire, attendiamo solo l’ok della Asl» spiega la psicologa Michela Colarieti del team di Artemisia ONLUS. «Come psicologa mi sono specializzata nell’intervento specifico per i pazienti che hanno subito un trauma come un terremoto che si chiama “emdr”, il movimento rapido degli occhi per desensibilizzare e ristrutturare. Si tratta di una tecnica specifica per elaborare i terremoti e i lutti». La tecnica “emdr” è una stimolazione degli occhi attraverso le dita dello psicologo che aiuta il paziente ad accedere alla memoria a breve termine. «Accediamo così al trauma e stimolando da destra a sinistra si fa sì che il ricordo venga elaborato». Se per l’invio di abiti per adulti e bambini si può contattare l'associazione Kyanos, per aiutare i più piccoli una Save the Children ha allestito dal giorno dopo il sisma il primo "Spazio a misura di bambino" ad Amatrice, che lunedì 10 ottobre. Danilo Giannese racconta «Un altro spazio a misura di bambino è stato creato in un hotel a San Benedetto del Tronto, dove si trovano molti arrivati da Accumuli. Inoltre in collaborazione e su richiesta del Comune di Amatrice e insieme alla Regione Lazio, nelle prossime settimane apriremo un centro educativo accanto alla scuola di Amatrice. Lì si trova la mensa, ci sarà la possibilità di fare sport, attività multimediali e supporto allo studio pomeridiano».