Il 27 gennaio 1922 un gruppo di artisti abruzzesi fonda a Pescara un'associazione musicale, libera e privata, intitolata a Luisa D'Annunzio, madre venerata del poeta.
L' iniziativa fuoriesce da un panorama culturale-artistico del territorio.
Affonda di certo le radici nel remoto, ma evolve e matura nel primo 900 accompagnando la storia della città e la sua crescita culturale, sociale ed economica durante l'intero secolo.
Ed è lo stesso Gabriele D'Annunzio a scrivere, di proprio pugno, l'articolo 2 dello Statuto, stabilendo che la nuova Istituzione, religiosa e sociale, avrebbe promosso ed ulteriormente incoraggiato la cultura musicale nella città e nella regione (allora unita al Molise) per mezzo di concerti, feste, serate d'arte e musica con la partecipazione di noti artisti.
Una condivisione sociale di tale natura, edificata anche sulla civiltà musicale di umili e fieri artigiani del suono, non poteva che diventare crogiuolo attivo per la nascita di un centro di orientamento in materia,.ma anche stimolo per la nascita di teatri dedicati alle attività culturali e musicali, quali il Michetti (500 posti), il Pomponi (1000 posti), il Massimo (2000 posti).
Un libro, quello di Fernando Bellafante, che si inanella ad una serie di scritti e memorie su Pescara, che l'Associazione Circolo Aternino sta opportunamente selezionando e stimolando, ritenendoli strumenti utili nella comunicazione alle generazioni future, oltre che essenziali per la costituzione nella nostra città di un centro di documentazione cittadino ormai imprenscindibile e non più rinviabile.
Le memorie hanno una loro utilità, una loro importanza nel processo di formazione dell'individuo Pertanto vanno accudite, reinterpretate e poi ricomunicate secondo la cultura del tempo.
Due ospiti d'eccezione presenzieranno l'uscita del libro::
i M° Gabriele Ferro e Lucio Liviabella, figli d'arte dei primi insegnanti e direttori della corporazione e del liceo musicale di Pescara, strutture antesignane dell'attuale Conservatorio.
Gabriele Ferro è nato il 15 novembre 1937 nella nostra città, in Via Riviera 75.
All'atto della trascrizione in Comune gli furono assegnati ben sette nomi, nel rispetto del numero delle note di una scala musicale “Gabriele, Pio, Giuseppe, Giovanni, Guido, Luigi, Leopoldo”
Ma il suo primo nome “Gabriele” lascia percepire la venerazione che a quei tempi Pescara aveva nei confronti del Vate.
E dunque parte del processo di formazione di entrambi i relatori comunque appare un riflesso del legame affettivo con la nostra città. Nel frangente, la loro presenza ne teorizza efficace restituzione pur in una sintesi dimensionale del tempo e dell'anima