Computer e tablet per gli alunni e stop alle rette delle mense scolastiche a Pescara

Ufficio stampa Fratelli d'Italia Pescara
15/04/2020
Attualità
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“Accesso immediato ai fondi straordinari contenuti nel ‘CuraItalia’ per dotare tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie di tablet e computer per la didattica a distanza e stop ai pagamenti dei servizi di mensa scolastica per circa 4mila utenti di Pescara, tra nidi comunali, scuola primaria e secondaria di primo grado.

Sono i due nodi affrontati e approvati dalla Commissione Edilizia scolastica e Pubblica Istruzione del Comune di Pescara al fine di garantire un supporto tempestivo alle famiglie costrette a fronteggiare le conseguenze anche economiche dell’emergenza Covid-19”.

Lo hanno annunciato il Presidente della Commissione Edilizia scolastica e Pubblica Istruzione Fabrizio Rapposelli e l’assessore delegato e vicesindaco Gianni Santilli ufficializzando l’esito della riunione svoltasi via web con la partecipazione anche dello stesso assessore.

“Evidentemente – hanno spiegato il Presidente Rapposelli e l’assessore Santilli – l’amministrazione comunale sta monitorando con continuità e costanza quanto accade nelle scuole di nostra competenza, ovvero i nidi comunali, le primarie e secondarie di primo grado, dunque scuole elementari e medie, una popolazione enorme che oggi è, come tutti, costretta a casa cercando di non spezzare quel filo di continuità relazionali che sono fondamentali nella fase della crescita. Ed è chiaro che l’emergenza sanitaria ha di fatto costretto anche i docenti dei nostri Istituti scolastici a un salto straordinario, ritrovandosi nel giro di poche ore a dover transitare dalle lezioni in aula con 27 studenti di fronte, a una didattica a distanza completamente diversa, dunque attrezzandosi su piattaforme digitali messe a disposizione, organizzando i collegamenti da casa con gli studenti e preparando una metodologia di insegnamento completamente diversa. Ed è qui che si è generato il primo problema, ovvero la carenza, a volte totale assenza, di mezzi individuali: a un mese dall’avvio della didattica a distanza, sappiamo che non tutti gli studenti di Pescara sono dotati di strumenti digitali, dunque computer, tablet, portatili, non tutti dispongono a casa di un accesso alla rete internet, che comunque significa bollette da pagare che un po’ tutte le famiglie cercano di tagliare, né è pensabile dire a un bambino di seguire le lezioni dal cellulare di mamma o papà. Stesso problema quando in casa magari si dispone di un computer, ma i figli sono due o tre che contemporaneamente dovrebbero seguire, negli stessi orari, ciascuno una lezione, ma non sempre è possibile. Questo significa che oggi tanti ragazzi rischiano di restare semplicemente indietro, di non poter seguire con regolarità i programmi di apprendimento e di essere svantaggiati nei propri progressi. Dal Decreto ‘CuraItalia’ del 18 marzo scorso, però, è arrivato un primo sostegno per affrontare e risolvere tali situazioni: a livello nazionale sono infatti stati previsti un primo fondo da 10milioni di euro destinati agli Istituti scolastici statali per dotare, ogni scuola, di piattaforme e strumenti digitali; poi è stato previsto un secondo fondo da 70 milioni di euro proprio per dotare gli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, di dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di didattica a distanza e per l’accesso alla rete; infine altri 5milioni di euro sono disponibili per la formazione del personale scolastico. A questo punto la Commissione rivolge a tutte le famiglie, che avessero necessità, di indirizzare subito alle dirigenze scolastiche di competenza una istanza formale sollecitando le scuole ad accedere al fondo al fine di dotare i propri studenti dei mezzi tecnologici necessari. Non solo: chiediamo anche alle scuole di dare adeguata pubblicità alle disponibilità in essere, in modo da incentivare l’interesse delle famiglie, anche per attrezzare in modo adeguato quei nuclei in cui, appunto, ci sono più studenti da assistere e soddisfare. Poi le mense scolastiche – hanno aggiunto il Presidente Rapposelli e l’assessore Santilli – ci pare più che evidente che, sospeso il servizio gestito dalla Serenissima dallo scorso 3 marzo, i circa 4mila utenti delle mense non devono pagare alcunchè a partire da quella data. La Commissione anche in tal senso chiederà agli uffici di formalizzare tale condizione alle famiglie e alla stessa Serenissima che, siamo certi non effettuerà più alcun prelievo dal 3 marzo in poi, non avendo effettuato le relative prestazioni sospese con la chiusura delle scuole, e, semmai in qualche caso dovesse essersi verificato un disguido, gli stessi eventuali prelievi dovranno essere tempestivamente rimborsati alle famiglie che, almeno, potranno tirare un’altra boccata d’ossigeno”.

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