Di fronte al problema di enormi perdite di acqua potabile oggi il Presidente di ACA insieme a 3 tecnici era presente sul posto con scarpe antinfortunistiche e il Consigliere Regionale Blasioli era in completo per la videointervista su rete8. Chi fa propaganda dei due?
Il Presidente sulle accuse mosse a seguito dell'allagamento di alcuni locali interrati del vecchio palazzo della Regione di viale Bovio:
"L'Aca non è stata avvisata martedì attraverso i canali istituzionali: Aca non è più il partito dell'acqua quindi le segnalazioni non possono essere fatte agli amici degli amici ma vanno formalizzate al numero verde o online. In questo modo si aprono gli ordini di manutenzione. Inoltre Aca non fa l'idraulico, ma il gestore idrico, ovvero controlla e gestisce la rete pubblica di acquedotto e fognatura, ma non può operare su luoghi privati. Meno che mai ha il servizio di custodia dell'immobile Regionale. Tuttavia poiché ACA è una struttura tecnica che si deve adoperare per perseguire il bene pubblico, oggi c'è stata la verifica delle enormi perdite di acqua potabile: il contatore di acqua potabile della Regione non gira, quindi non c'è un consumo di acqua potabile e nella zona della perdite non ci sono reti di adduzione idrica ACA. Per eliminare ogni dubbio è stato fatto anche un prelievo per escludere che si tratti di acqua potabile. Prima di spendere tempo e risorse e l'attenzione di un Consigliere Regionale e attivare denunce multimediali andrebbero fatte le dovute e competenti verifiche. Il sillogismo avanzato dal Consigliere Regionale fra una disfunzione delle reti interne al Palazzo della Regione, e su cui ACA non ha alcuna competenza, e la crisi idrica conclamata da MARZO che impone ancora oggi un piano di restrizione sulla erogazione di acqua, è inoltre strumentale, fuorviante e merita un'azione legale. Duole anche l'attacco personale, in un momento in cui si sta trasformando l'assetto organizzativo di ACA che dopo la Direzione Generale sta coinvolgendo il settore commerciale e del controllo di gestione. Questa iniziativa del Consigliere è anche un esempio autorevole di come si possa attivamente ostacolare il conseguimento dell'interesse pubblico. Chiedere l'intervento di ACA quando ACA non ha competenza significa distrarre operatori dal servizio sul territorio".