Un design elegante e raffinato è alla base dei gioielli Miluna, il cui vero punto di forza in molti casi è rappresentato dalla qualità delle perle utilizzate. Spesso si tratta di perle di colore bianco, che provengono dalla Cina e sono di acqua dolce. Si tratta di proposte dagli standard davvero elevati: per una volta, dunque, si può dire addio al pregiudizio secondo il quale tutto ciò che arriva dalla Cina è di modesta fattura, o magari perfino nocivo. Niente di tutto questo è vero per le perle dei gioielli Miluna, che si contraddistinguono per un colore particolarmente intenso, grazie a tonalità che spaziano dal blu al bianco, passando per il crema e il verde, con sfumature di marrone, di viola, di porpora, di rosa, di lavanda o di arancione chiaro.
Come sono fatte le perle cinesi di acqua dolce
Anche dal punto di vista dell’aspetto di superficie, queste perle sono decisamente particolari, e in ogni caso differenti da quelle giapponese. Sono prive, infatti, di quelle increspature che in genere caratterizzano le perle che vengono coltivate in mare, e inoltre non presentano né costure né protuberanze. Per quel che riguarda la forma, esistono diverse varianti, anche se le perle più diffuse sono a bottone, a chicco di riso, irregolari o con forma ovale. Non è così frequente imbattersi in perle cinesi con una sfericità perfetta, e ciò è dovuto all’assenza di nucleo centrale. Tuttavia Miluna è in grado di selezionarne alcune che poi vengono installate sui modelli di maggior pregio.
Le caratteristiche tecniche delle perle
Un altro aspetto su cui vale la pena di focalizzarsi è quello che riguarda lo spessore di perlagione. Ebbene, le perle dei gioielli Miluna sono formate unicamente di perlagione Nacre, prive – come si è detto – di nucleo interno. Ecco perché non sono molto diverse, a livello di struttura e di composizione, dalle perle non coltivate che in teoria si potrebbero trovare in maniera spontanea. Il perfezionamento e il costante evolversi delle tecniche di coltivazione, invece, consente di usufruire di una lucentezza decisamente elevata. Il diametro, infine, è abbastanza ridotto: sono poche le perle che superano il centimetro, anche se comunque il loro calibro è maggiore di quello delle perle giapponesi.
Tutti i segreti delle perle
Le perle di acqua dolce, in linea di massima, sono più comuni rispetto a quelle di acqua di mare che arrivano dal Giappone, e per questo hanno un prezzo più basso. Una delle ragioni più importanti alla base di questa circostanza ha a che fare con il numero di perle che, a parità di tempo, possono essere ottenute da una sola ostrica. In Giappone in acqua di mare viene coltivata una perla sola per ciascuna ostrica, a differenza di quel che avviene in Cina, dove le ostriche consentono di coltivare fino a venti o addirittura trenta perle in simultanea. Inoltre, nelle perle di acqua dolce cinesi manca il nucleo che viene inserito dal coltivatore nelle perle del Giappone, ma anche in quelle australiane o di Tahiti.
La coltivazione delle perle
In mancanza del nucleo, però, la coltivazione si basa su caratteristiche differenti. Di solito i molluschi nascono in vivai all’aperto e crescono in maniera rapida. Basta aspettare cinque o sei mesi per ritrovarsi con molluschi di oltre sette centimetri. A questo punto si può procedere con la nucleazione, che viene effettuata con l’innesto di epitelio. Si esegue nella stagione fresca, in modo da non causare sofferenza al mollusco. Si inserisce qualche decina di porzioni di mantello ricavate da ostriche che sono state selezionate in base al colore.
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