L’olivo e il suo olio il più solare tra gli ingredienti fra tradizione e innovazione

Convegno della Delegazione AIC Pescara Aternum presso la sala Tosti dell’Aurum di Pescara

Maria Luisa Abate
05/11/2022
Attualità
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L’olivo e il suo olio il più solare tra gli ingredienti fra tradizione e innovazione, la Delegazione Pescara Aternum ha organizzato un Convegno che si è tenuto stamattina 5 novembre presso la sala Tosti dell’ex Aurum in Pescara.

Tema base del Convegno l’olivo che è stato declinato in tutte le sue qualità, storie e tradizioni da eccellenti relatori che hanno coinvolto il pubblico presente.

Il Convegno è cominciato con i saluti del Delegato dott. Giuseppe Di Giovacchino a cui è seguito l’intervento del coordinatore Territoriale Nicola D’Auria.

Nicola D’Auria ha parlato dell’importanza della conoscenza dei prodotti del territorio e di quanta importanza ha il turismo esperienziale legato alla visita degli uliveti e dei frantoi. Tale attività è un vero volano per il turismo come quello già sperimentato del vino.

Licio Di Biase, Direttore del Centro Culturale Aurum, come storico, amante della conoscenza delle storie e tradizioni del territorio abruzzese, ha parlato di documenti che provano che già dal 1554/57 il porto di Pescara era utilizzato quale approdo per tanti commercianti settentrionali imbarcavano il prezioso alimento. Nel 1885 a Castellamare esistevano 40 frantoi dei vicoli, cioè ogni casa aveva il proprio frantoio, e l’olio veniva trasportato nei tanti vicoli esistenti.

La Storia di un piccolo frutto: evoluzione della qualità nei secoli, è stato il tema di cui il relatore Leonardo Seghetti, Componente Centro Studi AIC Franco Merenghi, che ne ha ampiamente parlato partendo dalle origini della storia fino ai tempi nostri dimostrando che l’olivo con il suo olio è stato sempre presente nella vita delle persone.

Dopo l’excursus storico di Leonardo Seghetti è stato Luciano Di Giovacchino, dell’Accademia Nazionale dell0livo e dell’olio già ricercatore ISE-CRA, che ha parlato de: L’oleificio moderno italiano: dalle presse ai decanter centrifughi.

Molti erano i frantoi esistenti in Abruzzo e in Italia che usavano l’estrazione con il metodo a pressione, ma oggi varie sono le tipologie che garantiscono una qualità migliore del prodotto. Nel tempo molti frantoi sono stati chiusi anche per una minore quantità di prodotto. Attualmente gli oleifici operanti adottano il sistema della centrifugazione continua delle paste di olive a 3 e a2 fasi

A seguire il relatore Marino Giorgetti, Panel leader ed esperto in Analisi Sensoriale, che ha parlato di: Le caratteristiche organolettiche degli olii EVO e abbinamento con il cibo 

Giorgetti ha detto che non si dovrebbe mai parlare di un solo olio, ma di oli per la ricchezza delle varietà autoctone che differenziano il prodotto. L’analisi sensoriale serve a valutare le caratteristiche organolettiche del prodotto e viene fatta attraverso due fasi: olfattiva e gustativa e mediante i sensi quali l’olfatto il gusto e il tatto. La vera prova del gusto viene poi attraverso l’esaltazione del prodotto negli usi gastronomici.

Paolo De Cristofaro Endocrinologo Nutrizionista ha parlato de: L’olio extra vergine di oliva nella Dieta Mediterranea, un modello alimentare mediterraneo diffusa in tutto il mondo

La dieta Mediterranea è diventata patrimonio immateriale dell'umanità e utilizza cibi 

Naturali prodotti nel bacino del mediterraneo 

L’UNESCO definisce la Dieta Mediterranea come: “Un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità”.

Molte sono state le prove e gli esperimenti fatti per dimostrare la bontà di questa dieta che non ha paragone nel mondo e che con i suoi prodotti è stato sempre utilizzata dai greci fino ai giorni nostri.

Ha concluso gli interventi Padre Emiliano Antenucci, Cappuccino Accademico della Delegazione AIC di Avezzano, che ha parlato de: Il simbolo dell’olio nel sacro.

Già la dieta del Monaco si è sempre basata su quelli che sono i principi della dieta mediterranea avendo sempre utilizzato prodotti dell’orto da loro stessi coltivato. 

L’olio e l’olivo sono sempre stati simboli della religione cristiana e hanno accompagnato i fedeli dall’inizio della vita, con il battesimo, alla fine con l’estrema unzione. L’ulivo ha sempre rappresentato la pace e anche la colomba che andò da Noè per dire che il diluvio era finito, portava un ramoscello d’olivo nel becco.

A concludere l’interessante convegno il Vice Presidente Vicario dell’Accademia Italiana della Cucina Mimmo D’Alessio, che ha tirato le fila dei vari interventi concludendo e ribadendo la qualità e la naturalità dell’olio quale elemento importante nella vita economica e salutare degli italiani.

Durante il Convegno è intervenuto il Sindaco Carlo Masci che ha parlato dell’importanza della conoscenza del territorio e delle sue grandi capacità produttive a volte sconosciute.

Maurizio Adezio, Direttore Centro Studi Territoriali AIC Abruzzo, ha coordinato e moderato gli interventi.

Il Convegno ha goduto della declamazione di versi da parte dell’attrice Franca Minnucci che ha aperto i lavori con una poesia di Gabriele D’Annunzio e li ha conclusi con una di Giovanni Pascoli.

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