Manifestazione del No a favore della qualità della vita

Non una negazione ma un No indignato dei cittadini verso l’amministrazione che non li coinvolge nella progettazione della città.

Maria Luisa Abate
26/03/2023
Attualità
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Un grande No dalle associazioni presenti che hanno gridato verso l’amministrazione comunale di Pescara che in modo iniquo sta stravolgendo la città con progetti malamente calati sui cittadini. 

Il No, come più volte hanno detto gli intervenuti, non significa essere contro l’Amministrazione che predispone progetti per la città, ma contro il modo di agire della stessa che non rende partecipe i cittadini e che si scaglia in malo modo contro i comitati organizzati per salvaguardare luoghi e persone da distruzione ambientale e progetti inutili e costosi. 

Bisogna ricordare che dal 2018 l’amministrazione comunale di Pescara ha aderito al Dlgs 14 marzo 2013 (riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) che definisce l’obbligo da parte di ogni amministrazione di pubblicare sul proprio sito istituzionale in una apposita sezione di facile accesso e consultazione, denominata Amministrazione Trasparente, i dati, le informazioni e i documenti che riguardano i diversi aspetti dell’attività amministrativa e istituzionale. La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse dl controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo di risorse pubbliche. L’impegno alla trasparenza concorre quindi alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.

Centinaia di persone, e non quattro gatti come più volte detto con sarcasmo, indignati anche alla luce di quanto improvvidamente il Consiglio di Stato ha, con Ordinanza cautelare pubblicata il 24 marzo, consentito la ripresa di lavori, peraltro conclusi ufficialmente a settembre scorso anno, grazie al finanziamento CIPE, scaduto nel…1999!

Ogni rappresentante di associazioni, comitati o anche personalmente, ha parlato ai presenti, in riferimento alla propria zona di città, degli gli stravolgimenti dequalificanti del territorio che l’Amministrazione comunale sta apportando senza alcun rapporto e coinvolgimento dei residenti.

Le aree verdi sono quelle che più subiscono oltraggio come il Parco 8 marzo, gli orti urbani in via Santina Campana e in via Fornace Bizzarri da cementificare a discapito di chi mette il proprio tempo e lavoro per aiutare il territorio ad avere una situazione ambientale migliore.

I parchi svolgono un ruolo sociale molto importanti per gli abitanti e per l’ambiente in genere che certamente non conosce limiti fisici amministrativi per generare benessere oltre la propria localizzazione. 

Ne è un esempio l’ex viale ora via Marconi che dopo l’assurda dequalificazione dovuta ad un progetto a dir poco bizzarro, ha visto morire l’economia della zona e di tutte quelle adiacenti e contigue. Come dire bisogna ricordare quello che diceva Atreju nel la storia infinita: il Nulla che avanza è il Nulla che travolge tutto quello che incontra lasciando il vuoto e la morte fisica dei luoghi e delle persone.

Gli alberi sono le prime vittime dei progetti cosiddetti di riqualificazione, certamente il sistema arboreo della città va costantemente manutenuto, ma questo non significa abbattere alberi adulti che hanno l’unico torto di essere ostacolo ad una esercitazione grafica fatta da qualche progettista.

Per gestire una città occorre una visione globale della stessa, considerando che essa è un vero sistema con all’interno tante componenti che sono in simbiosi tra di loro. Ogni componente del sistema agisce nello stesso spazio senza creare vuoti e nicchie che potrebbero essere occupate improvvidamente da elementi non idonei alla vita sociale.

Questo sta succedendo a Pescara anche in vista dei prossimi lavori, come la “riqualificazione” di Corso Vittorio Emanuele, che dovrebbero cominciare a breve e dei quali non si conoscono i limiti e che lasciano nel panico i residenti e i gestori delle attività commerciali già pesantemente provati dal primario progetto di area pedonale che ha praticamente distrutto una parte importante della città senza ottenere alcun beneficio.

A concludere la manifestazione, che da piazza Sacro Cuore si è trasferita in corteo in piazza Salotto, Giovanni Damiani, che, come ci ha abituato da anni, con poche parole ha chiarito scientificamente il suo pensiero condiviso da tutti. 

Gli alberi sono una componente essenziale per la vita di tutti e non sono cose, ma esseri viventi che contribuiscono a dare alle persone la vita e la salute.

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