Interessante incontro presso la FRL Fondazione La Rocca, venerdì 14 aprile, con la presenza di giornalisti, poeti, scrittori, narratori e cultori della materia.
Dante Marianacci, organizzatore e curatore dell’incontro, ha aperto i lavori insieme a Ottorino La Rocca Presidente della Fondazione La Rocca che, nella propria sede di via Paolucci 71, ha ospitato l’evento.
Tanti i poeti, narratori, storici, giornalisti, archeologi, antropologi che, durante i famosi viaggi fatti in Italia tra il 700 e 800, per scoprire le bellezze italiane, hanno visitato l’Abruzzo terra ritenuta misteriosa e a volte anche pericolosa. Nel corso del novecento sono stati gli scrittori italiani e abruzzesi, i Contemporanei, a far conoscere la Regione con i loro scritti.
L’incontro ha voluto, attraverso i ricordi e le letture di testi o interpretazione delle opere, ricordarli e farli conoscere. Per fare questo molti i cultori della materia sono intervenuti e, con molta semplicità e maestria, hanno ricordato ai presenti i personaggi della cultura da loro studiati.
Sono intervenuti a presentare gli artisti, che hanno in vario modo hanno conosciuto e fatto conoscere l’Abruzzo, studiosi della materia, scrittori, poeti e giornalisti: Dante Marianacci, Daniela D’Alimonte, Antonella del Ciotto, Andrea Lombardinilo, Antonella Di Nallo, Andrea Gialloreto, Antimo Amore, Antonio Gasbarrini, Simone Gambacorta, Franco Di Tizio, Patrizia Tocci, Fabrizio Masciangioli, Daniela Quieti, Mariella Di Brigida.
Tra i viaggiatori scrittori e poeti sono stati ricordati gli stranieri che hanno visitato l’Italia e l’Abruzzo nel’800: Edward Lear, Keppel Craven, Anne McDonnell, Theodor Mommsen, Ferdinand Gregorovius, Thomas Ashby, e poi gli italiani Contemporanei: Alberto Savinio, Carlo Emilio Gadda, Corrado Alvaro, Curzio Malaparte, Guido Piovene, Michele Prisco, Pier Paolo Pasolini, Giorgio Manganelli, Gennaro Manna, Modesto Della Porta, Estella Canziani, Panfilo Gentile, Ugo Maria Palanza, Romolo Liberale, Raffaele Fraticelli, Umberto Russo, Sergio De Risio, Igino Creati, Vito Moretti.