A differenza di quanto affermato dall'assessore Nicoletta Di Nisio, la ASL ha confermato che la principale e pressoché unica causa per lo sgombero della struttura comunale risiede nelle carenze strutturali che il Comune di Pescara si è rifiutato di sanare per anni, nonostante le prescrizioni ricevute. Allo stesso tempo, grazie ai consiglieri di opposizione, è emerso che la spesa massima è stata stimata in 15mila euro. Una cifra irrisoria che il Sindaco e l'assessore hanno deliberatamente scelto di non spendere, consapevoli che questo avrebbe avuto ripercussioni sul benessere degli animali
La Commissione di Controllo e Garanzia riunita ieri, 12 ottobre, presso il Comune di Pescara per affrontare la questione del rifugio comunale di Via Raiale ha offerto la possibilità di fare chiarezza sulle reali responsabilità che hanno portato la ASL di Pescara a disporre lo sgombero della struttura e il trasferimento dei cani. Dalla discussione e il confronto con il responsabile dell'autorità sanitaria è emerso che quelle che l'assessore Di Nisio aveva definito a mezzo stampa "gravi responsabilità" della Sezione di Pescara di LNDC Animal Protection non sono poi così gravi e non sono di certo il motivo per cui è stato ordinato lo sgombero del canile.
A domanda diretta, infatti, il responsabile della ASL ha confermato che le irregolarità formali sul registro di carico e scarico riscontrate in occasione del sopralluogo non avrebbero in alcun caso comportato la chiusura della struttura se questa fosse stata a norma. Cioè se il Comune di Pescara avesse adempiuto alle prescrizioni fornite dall'autorità sanitaria in diverse occasioni in passato.
"Sono contenta che sia stata chiarita la nostra posizione e che sia emersa la verità: se la ASL è arrivata a ordinare lo sgombero di Via Raiale non dipende dalla nostra gestione, ma dal fatto che il Comune di Pescara si è rifiutato per tutti questi anni di sanare le irregolarità strutturali segnalate più volte. Lo stesso responsabile ASL ha definito la nostra attività meritoria e ha aperto alla possibilità di rivedere la propria decisione nel caso in cui l'amministrazione comunale si attivasse realmente per adeguare la struttura di Via Raiale secondo le prescrizioni fornite", fa sapere Paola Canonico – Presidente Sezione di Pescara di LNDC Animal Protection.
Oggi, i consiglieri M5S di opposizione hanno reso noto di aver finalmente avuto accesso a un documento molto importante: la relazione redatta da un tecnico incaricato dal Comune di Pescara per valutare i costi da sostenere per i lavori da effettuare al fine di ottenere l'autorizzazione sanitaria. Secondo il tecnico comunale, la spesa massima per sanare le criticità strutturali si attesta intorno ai 15mila euro.
"Da quanto abbiamo appreso, questa relazione è stata predisposta diversi mesi fa. Il Comune di Pescara ha quindi deliberatamente scelto di non spendere una cifra veramente irrisoria, ben consapevole che questo avrebbe comportato quello che sta succedendo adesso e cioè che i cani della città rischiano di essere deportati in un luogo lontano e separati dalle persone che in questi anni li hanno accuditi in maniera esemplare, come confermato dalla stessa ASL in fase di audit. Il Sindaco Masci e l'assessore Di Nisio devono assumersi la responsabilità politica di aver preferito sacrificare il benessere dei cani per risparmiare 15mila euro, mentre vengono spesi molti più soldi per altre iniziative decisamente meno importanti", commenta Piera Rosati – Presidente nazionale LNDC Animal Protection.