“Carlo Costantini può stare tranquillo: sulla Bolkestein faremo tutto ciò che si deve fare, tutelando al massimo le imprese balneari pescaresi che hanno contribuito attivamente, per decenni, a far crescere l'economia balneare e turistica della città e, quindi, a fare della nostra Pescara ciò che è oggi. Il tono di Costantini non cambia, nonostante le sue idee e i suoi modi siano stati bocciati dai pescaresi alle ultime elezioni amministrative: contesta tutto e pare avere una soluzione per qualsiasi cosa, un po' come ha fatto durante la campagna elettorale quando illudeva i pescaresi che avrebbe riportato in due giorni il mercato sulla strada parco, sostituendo la filovia con la ferrovia”.
Così il sindaco Masci replica al consigliere comunale Costantini, che “ora si occupa di Bolkestein, dando lezioni al Comune di Pescara e, deduco, a tutti i Comuni costieri. Non si rende conto che tutti si trovano ad affrontare la stessa identica questione e cioè come salvaguardare le imprese balneari tenendo conto di una normativa che fa discutere dal 2006 e che ha comportato continui palleggiamenti oltre che una lunghissima sequela di sentenze, a tutti i livelli. Il Comune di Pescara, stia pur certo Costantini, non si gira i pollici e si muove in sintonia con la Regione Abruzzo e con il Governo nazionale che ha annunciato un provvedimento da estendere a tutte le amministrazioni interessate, per tutelare le imprese balneari italiane. La Regione, invece, ha dato vita a un tavolo tecnico ed è in via di elaborazione un bando tipo”.
Secondo Masci, “al di là delle procedure da seguire, che pure sono fondamentali, la priorità era e resta la salvaguardia della storia, del patrimonio e della ricchezza che le città costiere hanno costruito nel tempo attraverso il lavoro puntale delle imprese balneari curando le nostre spiagge con impegno. Sono loro, le imprese, il valore aggiunto delle nostre città, grazie ai servizi che forniscono e che ci hanno consentito anche di aggiudicarci la Bandiera Blu, da quattro anni. Non ci discosteremo un solo istante da quanto detto in campagna elettorale, schierandoci a fianco di chi lavora per il mare, ma è giusto farlo con norme precise, uscendo dalla confusione totale che regna nel settore”.
Il sindaco conclude dicendo: "Vogliamo evitare che si impossessino delle nostre spiagge quei potentati finanziari che puntano solo a fare business e non hanno alcun interesse a vestire i panni di sentinelle del mare. I nostri balneatori, invece, hanno "indossato" questo ruolo per decenni, senza se e senza ma. A Pescara il mare non è solo economia ma è vita, cultura, identità. E la sua difesa, con tutto ciò che c'è dietro il mare, è una priorità: lo sanno bene le imprese familiari che hanno investito la loro vita sul mare e i nostri concittadini che lo frequentano ogni giorno dell'anno".