Verso l’aumento Irpef, Licheri: “Basta prosciugare gli stipendi. Convocare un tavolo con le parti sociali”

Parla il segretario regionale di Sinistra Italiana: "Temiamo che questo fenomeno diventi strutturale"

Redazione
20/03/2025
Politica
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“Si fa cassa sugli stipendi, mentre le liste d’attesa negli ospedali si allungano, mentre 1 abruzzese su 10 deve rinunciare a farsi curare”. Parte così Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana, nell’affondo contro la giunta regionale che va verso l’aumento dell’addizionale Irpef.

“Da una parte si va verso l’aumento delle tasse e i tagli di finanziamenti a cultura, ambiente e sociale, per ripianare il buco della sanità – dice Licheri – Dall’altra questi sacrifici non si traducono in servizi nemmeno lontanamente accettabili, mentre fiumi di soldi scorrono per mance ai territori o per grandi eventi di propaganda o di promozione, senza nessuna programmazione”.

Famiglie sempre più povere. “In un momento in cui l’Istat ha certificato a febbraio un aumento dell’inflazione in Abruzzo dell’1,7% pari a un rincaro annuo di 366 euro, che diventano 424 per una famiglia media di Pescara – premette Licheri – questa giunta pensa di aumentare le tasse, con un incremento dell’addizionale Irpef, per coprire il buco della sanità, senza programmare una vera inversione di rotta per ridurre i debiti, che rischiano di continuare a crescere. Il problema è che la sanità non funziona e i debiti sono destinati ad aumentare”.

Sanità sempre peggio. “Se non migliorano i servizi, a partire dai tempi delle liste d’attesa, le persone che andranno a curarsi fuori regione continueranno ad aumentare, drenando ancora più risorse del bilancio regionale. I dati del 2023 sono inaccettabili: in 120mila persone hanno rinunciato alle cure, per le lunghe liste d’attesa e l’incapacità economica; nel saldo tra chi va fuori a farsi curare e chi viene in Abruzzo, ossia tra mobilità passiva e attiva, l’Abruzzo ha perso 60milioni di euro. I soldi in più che devono pagare gli abruzzesi vanno a finire alle altre regioni, impoverendo il nostro territorio di servizi e di posti di lavoro”.

Una tenaglia. “Temiamo che questo fenomeno diventi strutturale, la mancata programmazione della giunta fa aumentare i debiti e gli abruzzesi ogni anno pagheranno più tasse. Pretendiamo un tavolo immediato con le parti sociali mai convocate su questo”, chiede Licheri.

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