Un uomo, impiegato in un’azienda di trasporti, è stato sorpreso a sottrarre gasolio dagli autobus della ditta, provocando un ammanco economico significativo, episodio che ha sollevato dubbi sulla fiducia tra datore di lavoro e dipendenti. Il sospetto sorgeva dopo che l’incaricato alla contabilità riscontrava una discrepanza nei consumi di carburante, con un ammanco superiore a 2.500 litri e un buco nei conti che aveva raggiunto la cifra di quasi 4.000 euro.
Il titolare dell’azienda si rivolgeva per fare chiarezza ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara che davano il via a un’indagine accurata, condotta con appostamenti e pedinamenti, fino a quando i militari riuscivano a cogliere l’autore in flagranza di reato. L’uomo, un 47enne italiano residente in provincia di Chieti, noto alle forze dell'ordine, svolge mansioni di operatore di officina per conto di quell’azienda e veniva in precedenza notato, anche da personale di una ditta di investigazioni privata, custodire all’interno di un’auto a lui in uso ovvero all’interno del locale depuratore di quell’azienda taniche contenenti gasolio nonché un tubo di gomma che probabilmente era usato per i travasi.
Nella giornata odierna, il soggetto arrivava sul posto di lavoro alle prime luci dell’alba, parcheggiava la propria autovettura in zona defilata all’interno del parcheggio, prelevava due bidoni alla volta dal portellone posteriore e pensando di non essere visto si avvicinava agli autobus aziendali in sosta, da cui furtivamente travasava il carburante nei predetti bidoni che poi riponeva all’interno del suo mezzo, un’operazione che probabilmente andava avanti da tempo. Subito dopo si metteva a dormire in auto in attesa che arrivasse l’ora per iniziare il proprio turno di lavoro.
Il 47enne, questa volta, all’uscita dal lavoro trovava i carabinieri, che rivenivano nel bagagliaio della sua vettura un tubo di gomma e sei bidoni di gasolio, per un totale di 115 litri, estratti dai serbatoi dei suddetti autobus, che venivano restituiti alla società. L’autore del reato è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Pescara per furto aggravato. Il malfattore, inoltre, a seguito dei successivi controlli veniva sanzionato in quanto privo di patente di guida poiché revocata, sprovvisto di assicurazione e di revisione dell’auto da lui utilizzata.