Nel consiglio comunale di ieri, 8 maggio, Simona Barba (Avs/Radici in comune) ha voluto “denunciare ancora una volta l'assenza di una reale partecipazione cittadina nelle scelte che riguardano la nostra città, a partire dalla gestione dei rifiuti. Troppo spesso, in questo Comune, le decisioni vengono calate dall'alto, senza ascolto, senza confronto, senza dati condivisi”.
Questa impostazione “si è manifestata nel consiglio comunale della mattina in modo emblematico con la bocciatura dell'ordine del giorno da me presentato di adesione alla Strategia Rifiuti Zero, un piano fondato su prevenzione, riutilizzo, riciclo, solidarietà, partecipazione e sussidiarietà. È una strategia promossa a livello internazionale dall'Onu e in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030, a cui la nostra Amministrazione dice di ispirarsi ma che nei fatti continua a disattendere”, aggiunge Barba.
Nel consiglio straordinario del pomeriggio, che ha evidenziato “le tante criticità del modello di raccolta porta a porta spinto” che si sta imponendo a Pescara, “il tema della partecipazione è ritornato, portato dai cittadini e cittadine presenti, dai rappresentanti sindacali. Una raccolta differenziata funziona solo se c'è un'alleanza con la cittadinanza, non se si adottano politiche punitive o basate su slogan”, precisa Barba.
"Una vera assemblea partecipativa dovrebbe avvenire regolarmente, coinvolgendo cittadini e lavoratori coinvolti alla raccolta per identificare le criticità. L'approccio attuale rischia di creare una "guerra dei rifiuti", l'opposto dell'obiettivo di ridurre i rifiuti e migliorare la raccolta. Serve un metodo nuovo: prima raccogliere i dati, poi aprire spazi di partecipazione veri, infine decidere insieme. Solo così potremo evitare gli enormi errori che, purtroppo, già si stanno accumulando a Pescara. Perché l'ecologia non è un'etichetta da sbandierare, ma una pratica quotidiana fondata su trasparenza, coinvolgimento e coerenza", conclude la consigliera comunale.