Penne, denunciati due ragazzi campani per tentata truffa aggravata ai danni di un'anziana

Nei guai sono finiti un 26enne e un 21enne con precedenti, della provincia di Napoli

Redazione
09/08/2025
Cronaca
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I carabinieri del Nor di Penne, nel corso di predisposti servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto di un fenomeno, quale quello della truffa agli anziani, in preoccupante crescita, hanno deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria un 26enne e un 21enne con precedenti, della provincia di Napoli, per tentata truffa aggravata commessa ai danni di una persona anziana, residente a Penne.

Nella tarda mattinata di ieri, 8 agosto, ai carabinieri del Nor, durante un servizio finalizzato alla prevenzione dei reati in Penne, perveniva una segnalazione al Nue 112 di un’utilitaria priva di dati, che aveva tentato una truffa ai danni di una persona anziana, la quale non si era concretizzata solo grazie al ritorno nell’abitazione di un figlio, della malcapitata, il quale si era preoccupato poiché non riusciva a contattare l’anziana madre in quanto l’utenza telefonica era sempre occupata. Il figlio, entrato nell’abitazione, trovava un ragazzo che parlava con la madre e che, alla sua vista, si dileguava.

Per tale motivo i militari dell’Aliquota Radiomobile, d’iniziativa, procedevano ad effettuare un posto di controllo in località Ponte Sant’Antonio dove poco dopo fermavano una Lancia Y con due ragazzi a bordo, di origini campane. Tutti i soggetti interessati venivano accompagnati presso gli uffici dei carabinieri di Penne, per le formalità di rito e dalla descrizione dei denuncianti si poteva risalire all’identificazione degli autori della tentata truffa. Nell’ispezionare i cellulari a loro in uso si appurava che i due malfattori avevano contattato la signora, residente a Penne, al fine di consumare una truffa. Il modus operandi è sempre lo stesso e presenta modalità analoghe su tutto il territorio nazionale. 

Le vittime sono scelte a caso, con telefonate ‘random’, e poi contattate dai finti familiari o dalle persone intervenute in loro aiuto. I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti: figli, nipoti, presentandosi direttamente a casa delle vittime e convincendoli a sborsare somme di denaro, ma anche monili in oro e gioielli per ottenere la scarcerazione dei parenti approfittando del loro stato di solitudine. Per tali ragioni i due ragazzi, entrambi campani, venivano denunciati in stato di libertà, alla Procura di Pescara, per tentata truffa, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva.

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