Si sblocca finalmente il Delfino e lo fa col botto: poker all’Empoli insieme al primo clean sheet stagionale per Sebastiano Desplanches.
Dopo un primo tempo equilibrato, anzi diremmo in leggera prevalenza di gioco a favore dei toscani, la ripresa ha messo in evidenza tutta la bravura di un mister, Vincenzo Vivarini, che non sarà forse mai ricordato come un grande allenatore, ma è certamente fra gli ultimi tecnici capace di insegnare calcio ai suoi giocatori.
La Rosa del Pescara obiettivamente rimane una spanna sotto ad almeno metà delle altre compagini cadette, ma come più volte ci è capitato di sottolineare, al di fuori della serie A, dove i campioni possono vincere le partite quasi da soli, da qui in giù (e la scorsa stagione ce lo ha ampiamente dimostrato) la forza del gruppo, la volontà di crederci e la bravura dell’allenatore, possono compensare le differenze. Finché ci dovremo accontentare di una, speriamo tranquilla, salvezza, Vivarini resterà sempre una garanzia, a prescindere dai mercati a costo zero di questa società, certo il giorno che Marco Verratti chiederà al presidente di fargli disputare qualche gara nella Massima Serie, prima dell’addio al calcio giocato, sarà necessario fare altro, ma se ne riparlerà.
A parte la doppietta di uno scatenato Andrea Oliveri, abbastanza deludente fin qui, ma ieri letteralmente baciato dagli Dei del calcio e le chiose finali dei subentrati Meazzi e Merola, che hanno mostrato ancora una volta la capacità anche di leggere le gare da parte di Vivarini, ieri pomeriggio all’Adriatico si è esibito in quella che, almeno finora, è stata in assoluto la sua migliore prestazione in carriera, il predestinato Matteo Dagasso. Un po’ tutti i giocatori dell’Empoli se lo saranno sognato nei loro incubi durante la notte, vista la sua capacità ed intraprendenza di gioco in mezzo al campo: devastante.
Insomma, dopo sei anni di sole sofferenze, a parte il magico finale degli scorsi play off, finalmente il Delfino è tornato a farsi ammirare anche dai salotti buoni del calcio nazionale. Era ora e speriamo che duri, i magnifici tifosi della Nord e tutto l’ambiente se lo meritano davvero.
Per verificare se quello di ieri non è stato solo un fuoco di paglia, quale migliore occasione di quella che propone il calendario domenica prossima? Con il medesimo orario, ovvero quello delle 17:15, la truppa biancazzurra andrà a fare visita ad una delle attuali tre capoliste, ovvero il Modena allenato da una vecchia conoscenza del Pescara, quell’Andrea Sottil che fu capace di salvare un derelitto Delfino nel 2020, ma non venne per questo confermato, a favore di Massimo Oddo, grande amico del presidente Sebastiani. Il resto è storia, triste e nemmeno poco. Avrà il dente ancora avvelenato il tecnico piemontese? Chissà, ma a scendere in campo saranno comunque i calciatori, non lui, vedremo come andrà a finire.