Ciatté e Delfini d’Oro 2025, consegnati i riconoscimenti ai cittadini che onorano Pescara

Redazione
11/10/2025
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E' un messaggio di “pace e serenità”, quello che è partito oggi dalla sala consiliare del Comune di Pescara dove, nel giorno del Santo Patrono, San Cetteo, sono state consegnate le benemerenze civiche dei Ciattè d'oro e dei Delfini d'oro a chi si è distinto particolarmente e sono state consegnate le cittadinanze ad alcuni giovani “che vivono a Pescara e sono il nostro futuro”, ha detto il sindaco Carlo Masci in apertura di cerimonia. “Mettiamo insieme chi ha fatto tanto e chi si prepara a fare, e credo che questa sia la cosa più bella”, ha proseguito il sindaco di fronte al Consiglio comunale, riunito dal presidente Gianni Santilli, e ad una sala piena. “Pescara è sempre stata una città aperta e accogliente, che ha costruito il suo futuro sulla contaminazione e oggi, in momento difficilissimo, di guerre, questo deve essere un messaggio di pace e serenità che parte da Pescara”, ha detto sempre Masci sottolineando che “in passato non c'era una cerimonia del genere per le cittadinanze, e avveniva in una stanza anonima. E invece io credo che lo dobbiamo ai tanti pescaresi e abruzzesi che sono andati all'estero e hanno fatto tanto, io lo faccio per mio padre che ha costruito un percorso, nei 40 anni trascorsi in Venezuela, che mi ha permesso di essere sindaco: lo faccio per amore suo e per amore della città”. 

Quest’anno sono stati 19 i cittadini insigniti dei riconoscimenti: 2 Delfini d’Oro, 12 Ciatté d’Oro e 5 Ciatté d’Oro alla memoria, scelti dalla Commissione dei Saggi composta da Nicola Mattoscio, Alberto Massignani, Augusto Di Luzio, Giulia Basel, Gianfranco Visci, Silvestro-Silvio Profico, Miriam Severini, Dante Marianacci, Piergiorgio Landini, Cornelia Francesca Berardinelli, Luciana Vecchi e Michela De Amicis. Masci li ha ringraziati uno ad uno specificando che “non facile scegliere chi premiare, dobbiamo escluderne sempre qualcuno e ci dispiace molto. Io ne premierei molti di più perché Pescara non ha blasoni ma ha grande passione in ogni sua componente”.

La cerimonia è avvenuta durante il Consiglio comunale solenne riunito dal presidente Gianni Santilli, che ha aperto la seduta straordinaria sottolineando che “la festa di San Cetteo è per Pescara molto più di una ricorrenza religiosa: è un tempo di comunità, in cui la memoria si intreccia con la gratitudine, e la nostra città si riscopre unita attorno ai valori che ne hanno forgiato l’anima — la solidarietà, la laboriosità, l’apertura al futuro. I Ciattè d’Oro e i Delfini d’Oro sono premi che non si limitano a celebrare il successo individuale, ma che riconoscono un legame: quello autentico, profondo, e spesso commovente, con la propria comunità. Ogni premiato, nel proprio ambito  ha portato con sé un frammento di Pescara, contribuendo a farla conoscere e amare oltre i suoi confini.

Grazie per aver reso la nostra città più viva, più orgogliosa, più bella. Grazie per essere testimoni concreti di ciò che Pescara sa essere e sa dare”, ha detto Santilli.

Subito dopo, nel suo intervento, Masci ha detto che “oggi celebriamo anche la fede in Pescara, la nostra città, una città che non è mai stata facile, ma che è sempre stata viva. Siamo la città che è nata due volte, unita da un fiume e da un sogno tenace di grandezza che continua ancora, una città di costruttori, di gente che ogni giorno fa Pescara. Premiamo chi ha resistito, chi ha creato, chi ha piantato un seme, chi ha alzato un'impresa, chi ha scritto una pagina che prima non esisteva, chi ha guardato al futuro con occhi originali, chi è stato un visionario e ha trasformato i suoi sogni in realtà. Il lavoro dei premiati, ci ricorda le parole di un nostro grande concittadino, il poeta Gabriele D’Annunzio, che parlava di "vivere ardendo e non bruciarsi mai". Questa è l'anima pescarese: l'ardore di chi non si accontenta, la passione che alimenta ogni successo, la forza di chi ha sempre un progetto nuovo. Voi siete la prova che Pescara è una città che non aspetta il futuro, ma lo anticipa, siete l'eccellenza che ci permette di guardare al domani con l'energia del primo giorno. Siete lo sportivo che vince per il talento e la disciplina dell'impegno costante; l'artista che con la sua opera ci rappresenta allo stesso tempo la sua verità e il suo sentimento,  facendoci vivere emozioni uniche; il medico che, notte dopo notte, onora il giuramento fatto. Grazie. La vostra luce è la luce della nostra città”. A chi ha ricevuto la cittadinanza il sindaco ha detto che “questo non è un semplice pezzo di carta. È un patto, è un abbraccio tra due mondi. È la scelta di legare il vostro destino al nostro, di mescolare la vostra storia, la vostra resilienza, il vostro sorriso, con il vento che soffia sul ponte del mare. "Il futuro ha un cuore antico per poter battere meglio", diceva Flaiano e oggi, voi siete il futuro di Pescara. E portate con voi la ricchezza di cuori antichi che battono in modo nuovo, dando alla nostra comunità una prospettiva più ampia, più globale, più forte. Il vostro essere parte da lontano, e con la vostra presenza ci insegnate la lezione più importante: Pescara è un luogo dove si può ricominciare. Un luogo che, nonostante le difficoltà, ha la capacità di far sentire a casa chiunque porti in sé la voglia di costruire e di amare. Ai nuovi e vecchi pescaresi, chiedo di non smettere mai di guardare in alto, di non smettere mai di osare, perché questa è l'essenza della nostra "pescaresità". Come dice Don Ciotti, siate eretici, abbiate il coraggio di avere più coraggio. L'eccellenza che premiamo oggi non è un punto d'arrivo, ma un punto di partenza”.

I cinque nuovi cittadini sono Donata Omadoye Ofeortise, Daria Lysyak, Michele Dyedkov, Natallia Usava e Clarion Fabito. Dopo di loro hanno raggiunto l'emiciclo tutti i premiati, che hanno ascoltato prima l'Inno di Mameli, a cura del Maestro Paolo Zinno, e poi le esibizioni musicali di Nicole e Flavio dell’UT Music Lab, protagonisti di una serie di intermezzi durante la cerimonia.

Di seguito l’elenco dei premiati con le relative motivazioni e una breve dichiarazione, rilasciata durante la premiazione di oggi. 

DELFINO D’ORO

Donatella Di Pietrantonio

Motivazione: Per l’alto prestigio letterario, il prezioso contributo alla cultura e per essere patrimonio insigne della città di Pescara. Ella, attraverso le Sue opere, ha rafforzato la reputazione culturale di Pescara e dell’Abruzzo, contribuendo a diffondere in Italia e all’estero l’immagine della nostra terra quale luogo fecondo di creatività e letteratura.

Dichiarazione: “Ciò che arriva dalla propria terra ha sempre un portato emotivo e affettivo diverso che supera quasi tutti gli altri premi e riconoscimenti. Sono molto orgogliosa di essere premiata a Pescara: Penne è il mio paese dove ogni giorno scelgo di continuare a vivere, ma Pescara è la mia città. Ho apprezzato molto le parole del sindaco su Pescara, “difficile ma sempre viva”, e mi sono molto emozionata per la cerimonia di conferimento delle cittadinanze, cerimonia di accoglienza nella comunità: è stato bellissimo. Spero di continuare a meritare questa onorificenza”.

 

Angelo Piero Cappello

Motivazione: Annoverato tra i più eminenti studiosi di Gabriele d’Annunzio, illustre concittadino pescarese e simbolo imperituro della città, ha dedicato con passione e rigore i propri studi alla sua figura, manifestando nel tempo costante affetto e sincero legame verso la comunità di Pescara, che in lui riconosce un prezioso custode di memoria e cultura.

Dichiarazione: “Vedersi riconosciuti gli impegni di studio e di ricerca di una vita intera fa un certo effetto. Con Pescara, che ho cominciato a frequentare negli anni 80 per gli studi dannunziani, è stato un crescendo di relazioni, di rapporti, di amicizie, di affetto. Sono stato accolto con calore e, pur essendo siciliano, sono diventato cittadino di Pescara e spero di trasferirmi qui dopo la pensione. Solo frequentando Pescara e visitando tutto l'Abruzzo ho capito nella profondità cosa intendeva dire d'Annunzio quando scriveva “porto la terra d'Abruzzi alle suole delle mie scarpe”. E' un'identità talmente forte e profonda che non si stacca nemmeno dalle suole delle scarpe”.

 

CIATTÈ D’ORO

Anita Boccuccia: Attraverso la professione di architetto e il grande impegno associazionistico, ha saputo dare lustro a Pescara, facendone conoscere all’Italia e al mondo intero i capolavori del Liberty. Donna di straordinario valore culturale, è divenuta punto di riferimento nella tutela e nella promozione di luoghi identitari della città, consegnando alle generazioni future un patrimonio di bellezza, di impegno e memoria.

Dichiarazione: “I progetti che hanno fatto parte di questa mia esperienza culturale sono stati diversi, dal Gran tour al Percorso Liberty fino al Giglio di mare, con il coinvolgimento entusiasmante delle scuole, ma anche delle associazioni e dei club, e hanno permesso di allacciare bellissime collaborazioni anche con altre città. Si tratta di tanti percorsi culturali e ambientali per la salvaguardia del Creato”.

Fabio Ciampoli (Era assente e ha inviato un videomessaggio perché impegnato in California per SpaceX. Il team di ingegneri e tecnici che Ciampoli coordina, questa settimana avvia una serie di test in una galleria supersonica della Nasa) 

Motivazione: Le sue straordinarie competenze e i suoi studi lo hanno condotto ai vertici delle più importanti missioni astronautiche internazionali, portando sempre con sé, nel suo prestigioso percorso mondiale, l’orgoglioso e indissolubile legame con la città di Pescara. La sua eccellenza di ingegnere aerospaziale lo rende oggi un punto di riferimento e una certezza nel panorama astronautico mondiale.

Dichiarazione: “Saluti dalla Californa, o dall'Abruzzo della West Coast come la chiamo parlando con i miei colleghi. A Pescara sono nato e cresciuto e la porto nel cuore. La mia carriera di ingegnere aerodinamico è cominciata in Formula Uno”, ha ricordato prima di parlare del lavoro che svolge da 10 anni. “Qui stiamo sviluppando una astronave in grado di raggiungere la Luna, Marte e altri Pianeti, un veicolo spaziale ancora in fase sperimentale”, ha detto Ciampoli prima di mostrare ai pescaresi un video di ciò che è capace di fare l'astronave.

Padre Aldo D’Ottavio 

Motivazione: Nello spirito di radicalità evangelica verso gli "ultimi" del Concilio Vaticano II - ha dedicato tutto il suo impegno nella pastorale diocesana sociale, del lavoro, della salvaguardia del creato e della famiglia specie verso i giovani, dando difficile e significativa testimonianza anche come Cappellano di fabbrica e prete operaio. Dal papà, pescatore di Borgo marino a Pescara, Padre Aldo ha poi appreso e praticato fortemente l'amore e la vicinanza attiva alla situazione ed ai problemi della marineria cittadina.

Dichiarazione: “Pur essendo stato 40 anni a Torino (30 alla Fiat Mirafiori), sono un pescarese doc, nato a Borgo Marino, forse uno dei pochi ancora rimasti. E sono un passionario oblato di Maria Immacolata. Sono queste le mie radici: i pescatori e la borgata da una parte, e dall'altra una comunità di sacerdoti che hanno scelto di stare a Borgo Marino impegnandosi per i pescatori e le loro famiglie. Queste radici mi hanno portato nel mondo intero”. Tra l'altro ha ricordato di aver “subito un processo ingiusto – accusato di terrorismo” – e di aver “scoperto che il lavoro è la grande dignità che rende l'uomo veramente uomo. E so che la sofferenza e la lotta per una zolla di terra è sofferenza e lotta per tutta la terra”. 


Alfredo Vittorio De Massis

Dichiarazione: Studioso di grande prestigio e tra i più influenti al mondo nel campo del business e dell’economia, ha saputo coniugare al prestigio del proprio percorso di studi e alla brillante carriera accademica un profondo e costante attaccamento alla città di Pescara, che in lui riconosce motivo di orgoglio e lustro internazionale.

Dichiarazione: “Ho ricevuto diversi premi e onorificenze ma è la prima volta che ne ricevo uno dalla mia regione di origine, dove sono tornato con un progetto preciso all'ateneo d'Annunzio e questo Premio testimonia che la mia ricerca ha avuto un impatto anche nella mia regione, il che mi rende orgoglioso. Dopo aver vissuto altrove, in tanti altri posti, essere tornati qui è un grande privilegio perché Pescara è una città meravigliosa anche dal punto di vista professionale con un potenziale elevato ed enorme. Ogni nave, nel silenzio del proprio mare, conosce il porto da cui è partita”.


Francesco Di Girolamo

Motivazione: Punto di riferimento insostituibile per la pallacanestro pescarese e abruzzese, ha ricoperto ruoli di prestigio che gli hanno permesso di portare il nome di Pescara in Italia e in Europa. Nella sua carriera ha formato intere generazioni di atleti, valorizzando la città come palcoscenico sportivo di eccellenza.

Dichiarazione: “Ringrazio il sindaco e l'assessore Patrizia Martelli, che portano avanti il nome di Pescara, che ha avuto e ha una grande importanza in campo sportivo. Nella mia carriera è sempre stata una grande emozione sentire il nome di Pescara dopo il mio nome”.

 

 

Pierre Di Toro

Motivazione: Nel prestigioso ruolo di Direttore di Chiara Fama dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, ha saputo rappresentare con eccellenza i valori della nostra comunità, portando con sé in Belgio e in ogni sua esperienza professionale lo spirito autentico di Pescara, contribuendo con il suo operato a dare lustro e onore alla città che lo ha visto crescere.

Dichiarazione: “Sono fortunato perché ho sempre avuto gioco facile, nel mio girare in tutto il mondo nelle docenze universitarie. Gioco facile perché era sempre troppo facile spiegare Pescara e farla amare, parlandone. Oggi accetto invece una sfortuna, perché essere premiati vuol dire caricarci di nuove responsabilità. E per questo nuovo slancio verso il futuro voglio ringraziare tutti”

 

Renato Porretti 

Motivazione: Dal 1944 al 2016, con dedizione esemplare e attraverso lo sport, in particolare il Basket, ha saputo trasmettere alle nuove generazioni valori autentici, rimanendo sempre legato a Pescara e portando con onore il nome della città in tutta Italia, sia come giocatore sia come allenatore, lasciando un’eredità di passione, disciplina e prestigio.

Dichiarazione: “Il mio pensiero va a tutte le decine e decine di collaboratori che sono stati con me in tanti anni. Io sono entrato in palestra nel 45 e sono uscito nel 2016. Il premio viene dato a me come coach ma premia tutti i collaboratori che sono stati con me in questi 80 anni e ne ricordo tre in particolare, che non ci sono più, e sono Tonino Arnaudo, Vittorio Pomilio e Mario Bernardi”. 




 

Berardo “Duccio” Gammelli

Motivazione: Figura di riferimento del panorama artistico nazionale, il suo profondo legame con Pescara ne ha ispirato la creatività, conducendolo a realizzare opere di inestimabile valore, capaci di varcare i confini nazionali e di essere esposte con prestigio nei più alti contesti culturali del mondo.

Dichiarazione: “Sono felicissimo perché adoro Pescara che è sempre stata un richiamo. Abbiamo curato questo mestiere, perché è un mestiere, con grande serietà e felicità, cosa che mi appartiene dalle radici”.

 

 

Franca Minnucci

Motivazione: Promotrice del patrimonio culturale pescarese in Italia e all'estero, contribuendo in maniera partecipe, attraverso la ricerca e il teatro, a rendere la sua passione punto di riferimento e legame culturale per la città di Pescara tramandando saperi e promuovendo intensamente iniziative di notevole importanza. I suoi studi e i suoi lavori su Gabriele d’Annunzio, hanno contribuito a far conoscere ancora di più la figura del Vate poeta.

Dichiarazione: “Le motivazioni sono vicine alle mie intenzioni. Ho cercato di fare questo, ho insegnato ai ragazzi a conoscere e ad amare questa terra, sono stata la prima a far adottare un libro in dialetto, con la storia della città e della ragione. E quest'anno siamo alla trentesima edizione del presepe vivente. E' stato il senso della mia vita”.

 

 

Carlo Petracca

Motivazione: Per aver saputo diffondere a studenti e docenti i più alti valori della cultura, dello studio, della lingua italiana e della metodologia dell’insegnamento, divenendo punto di riferimento nel mondo della scuola e mantenendo sempre vivo l’indissolubile legame con la città di Pescara.

Dichiarazione: “Mi sento onorato e sono molto felice perché i meriti che vengono riconosciuti alle persone di scuola sono meriti di scuola e la scuola ha bisogno di riconoscimento e solidarietà sociale. Io sono stato guidato da una visione: credere nella forza dell'educazione, capace di liberare il potenziale umano presente in ciascuno di noi. Il rammarico è di non vedere esplodere il potenziale che la natura ci dà e credo che formare persone vuol dire far crescere il mondo e creare un futuro migliore”.

 

Giuseppe Rosato

Motivazione: Attraverso la scrittura, la poesia, l’arte e la saggistica ha saputo trasmettere i valori pescaresi e abruzzesi, animando movimenti editoriali, programmi televisivi e gallerie d’arte, divenendo figura di spicco del panorama culturale nazionale e mantenendo sempre un forte legame con la città di Pescara.

Ritira il premio il figlio. Dichiarazione: “Mio padre ha 93 anni ed è sulla sedia a rotelle quindi avrebbe avuto difficoltà ad esserci. Di mio padre voglio ricordare il grande rapporto con Ennio Flaiano, e ricordo quando nella casa di via Benedetto Croce veniva Germano D'Aurelio, che si consultava con mio padre per la sua attività in campo culturale. E sottolineo che il format e l'idea della trasmissione degli anni Ottanta Te le dico io, sono le stesse di Striscia la notizia”.

 

Luca Sancilio

Motivazione: La sua lunga e prestigiosa carriera nella Marina Militare, segnata da un costante senso del dovere, dal valore del lavoro e da profonda abnegazione, lo ha condotto a ricoprire i più alti incarichi con onore ed esempio. Virtù che appartengono a chi incarna lo spirito pescarese e che, grazie al suo operato, sono state diffuse e testimoniate in ogni angolo d’Italia.

Dichiarazione: “Sento con il cuore questa circostanza dopo 40 anni di carriera, al servizio del cittadino. E' un privilegio essere un pubblico amministratore e cercare di esercitare questa funzione con l'idea di fare qualcosa di buono per la comunità e dopo una carriera dedicata agli altri sono lieto che la mia città sia fiero di me. Ma voglio dire che da soli non si fa nulla, e penso ai miei collaboratori civili e militari. Un pensiero anche ai miei figli e al mio amore. Concludo dicendo che abbiamo una vita sola, cerchiamo di spenderla per fare del bene ai nostri fratelli”.

 

 

 

CIATTÈ D’ORO ALLA MEMORIA

 

Marco La Sorda

Motivazione: Autentica figura di riferimento del mondo musicale e dell’intrattenimento, a Pescara e oltre i suoi confini. Con il rispetto per il prossimo, l’educazione, l’eleganza e l’eccelsa competenza musicale, ha conquistato la stima e l’affetto di appassionati di musica di ogni età, portando sempre nei suoi eventi l’orgoglioso legame con la sua amata Pescara.

Ritira Marina Ciarcia, compagna di Marco. Dichiarazione: “Ringrazio il Comune anche per la raccolta fondi che è stata fatta in suo onore. Qui ci doveva essere lui, a ritirare il premio. Per me è un onore. Era un grandissimo artista ma soprattutto un uomo straordinario che amava la sua città e i cittadini. E questo premio lo voglio dedicare alla città che si è stretta attorno a me. Attraverso di lui si continueranno a fare opere di beneficenza, come lui voleva e faceva”.

 

Nello Raspa

Motivazione: Da sempre esposto in prima persona nella diffusione dei valori fondamentali della legalità, dell’onestà, del rispetto e della giustizia, testimoniando con coraggio la lotta alla criminalità nei quartieri più difficili della città di Pescara e divenendo, con il suo esempio, un autentico simbolo per la comunità pescarese.

Ritira il figlio Antonello. Dichiarazione: “Papà è stato generoso, faceva tante cose, ci stava sempre accanto, ci voleva un mondo di bene. Questo premio è per te, è dedicato a te papà, per la tua importanza nel dedicarti all'associazione. Questo premio rende felici anche gli amici di papà”.

 

Pietro Di Bartolomeo

Motivazione: Grande uomo politico, con una visione innovativa e un acume politico di altissimo livello, ha sempre mantenuto alto il confronto e il dibattito culturale mettendone sempre al centro l’interesse per la sua città, dedicando con passione e competenza il proprio impegno alla cosa pubblica, divenendo così punto di riferimento per diverse generazioni di amministratori e uomini delle istituzioni.
 

Ritirano le figlie. Dichiarazione: “Papà amava profondamente questa città, la sua comunità e il suo territorio. Ha partecipato alla vita pubblica prima nelle istituzioni, poi nelle accesissime discussioni nei simposi da bar. Il fatto che siamo qui ora (avrebbe dovuto esserci lui) testimonia che le sue idee di libertà e di rispetto profondo anche di chi ha un'altra visione del mondo, vuol dire che hanno lasciato un segno nella comunità. Grazie”.



 

Domenico Cappuccilli

Motivazione: Figura di straordinaria dedizione e visione, grande avvocato, ha consacrato la propria esistenza dedicandosi in prima persona alla lotta contro le malattie ematologiche e all’impegno civico e sociale offrendo, con instancabile senso di responsabilità, speranza e sostegno a pazienti e famiglie. La sua lungimiranza, unita alla capacità di trasformare le difficoltà in soluzioni concrete, ha tracciato un percorso esemplare, lasciando un’eredità di alto valore umano e scientifico.

Ritira la figlia. Dichiarazione: “E' un momento commovente, questo premio è motivo di orgoglio e felicità perché papà ne sarebbe stato felice. Lo riceve da questa città che lo ha accolto e valorizzato e lui si è sentito parte di questa città dal primo momento. Ha lavorato alla sua missione con passione, dedizione e amore. Spero che tanti ne abbiano avuto benefici. Lui i benefici li ha avuti, in termini di umanità e di crescita personale e li ha riportati anche a noi”.

 

 

William Zola 
Motivazione: Profilo di spicco del panorama culturale italiano e pescarese, uomo di spettacolo autentico che ha consacrato l’intera esistenza al Teatro e all’Arte, portando sempre con sé le radici della propria terra anche quando la sua brillante carriera lo ha condotto lontano da Pescara, alla quale ha donato prestigio e memoria imperitura.

Ritira il premio Roberto Lattanzio, cugino. Dichiarazione: “William era una persona particolare e gli ultimi anni non sono stati facili, ha avuto bisogno di cure. Sarebbe molto contento del Premio: la sua città era Pescara anche se viveva in maniera globale. Sarebbe stato opportuno che ricevessero il Premio i cugini che gli sono stati vicini e che lo hanno accudito in maniera amorevole senza ricevere nulla in cambio”.

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