Il lunedì del Delfino

Tanta grinta nel finale con l'aiuto dei tifosi

Fabio Rosica
20/10/2025
Sport
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Continuiamo a nutrire pochi dubbi circa le possibilità del Delfino di giocarci le sue possibilità verso una tranquilla salvezza, se potesse contare sulla Rosa al completo, al netto dei tanti infortuni, ma così al momento non è, per cui si va avanti con il carattere, la forza di volontà, un pizzico di buona sorte e il tifo di una curva sempre encomiabile. Il 2-2 di sabato scorso contro la Carrarese ricalca nei modi quello di qualche settimana fa con il Venezia. All’Adriatico, dopo aver subito le sfuriate avversarie, incapace di un pressing alto fin dall’inizio, il Pescara sembra proprio una squadra di una categoria inferiore, salvo poi riprendersi nel finale, quando i contendenti devono necessariamente abbassare i ritmi. A quel punto entra dalla panchina il buon Lorenzo Meazzi, che con la sua velocità d’esecuzione cambia le partite. Un copione ormai già visto, che per ora sta tenendo a galla i biancazzurri in classifica, ma fino a quando potrà durare e bastare?

In molti vorrebbero vedere il “7” in campo fin dall’inizio, ma così le difese avversarie, non ancora stanche, riuscirebbero a contenerlo, facendo perdere a Vivarini quella che si sta dimostrando una sorta di arma segreta, da sfoderare per mettere una degna pezza al gap fin troppo evidente con gli avversari.

Dal punto di vista statistico e “televisivo”, il Delfino è stato finora l’undici più spettacolare, potendo contare sul secondo miglior attacco del campionato (nonostante l’assenza di una punta di categoria, con tutto il rispetto per il fin qui ottimo Di Nardo), ma, ahinoi, la peggior difesa della cadetteria. Dati, in fondo, anche sorprendenti, se si pensa che, proprio a causa della mancanza di attaccanti di peso, si pensava ad un Vivarini propenso a puntare tutto sulla difesa, ma il calcio, lo abbiamo ormai imparato da tempo, sfugge spesso ad ogni logica ed è bello, in fondo, proprio per questo.

Impossibile davvero, quindi, pensare di fare pronostici per l’immediato futuro, dipenderà molto da una serie di variabili davvero imponderabili. Di sicuro questo Pescara non può fare a meno né della grinta né della buona sorte, in mancanza delle quali pare destinato a soccombere più o meno con chiunque.

Finora il bottino dei sei punti conquistati sono giunti tutti dalle gare casalinghe, se non si inizia a farne anche fuori dalle mura amiche la classifica rischia presto di diventare claudicante e la paura potrebbe diventare padrona delle menti di Dagasso e compagni. La prossima trasferta di Chiavari, contro una Virtus Entella reduce dal prestigioso successo nel derby contro la Sampdoria, che solo poco più di una settimana fa aveva servito un poker di reti ai biancazzurri, rivestirà un importantissimo banco di prova per gli uomini di Mister Vivarini. Magari si potrebbe approfittare proprio del senso di appagamento dei liguri, dopo il citato successo contro i blucerchiati, chissà … Il fischio d’inizio è previsto di nuovo alle ore 15, sabato 25 ottobre.

Prima di chiudere una nota extracalcistica: da giornalisti liberi ci sentiamo in dovere di mostrare vicinanza a Sigfrido Ranucci e ai suoi cari, che tre giorni fa hanno subito un terribile attentato sotto la loro abitazione, con l’esplosione della propria autovettura. L’articolo 21 della nostra Costituzione non potrà mai essere messo in discussione e ci ergeremo, come abbiamo sempre fatto, in sua difesa, senza se e senza ma. Concetto questo che deve essere chiaro a chiunque, anche a livello locale e pure per faccende in fondo futili come possono essere quelle calcistiche, che però si trascinano, come ben sappiamo, potere e denaro.

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