Il pareggio di sabato scorso in terra ligure del Delfino ci offre non pochi spunti di riflessione, sia in termini positivi, sia, ovviamente, negativi. Iniziamo, però, da una prima riflessione che riprende un discorso iniziato nel nostro editoriale del precedente lunedì e che aveva diviso l’ambiente biancazzurro: Lorenzo Meazzi, in apparente stato di grazia da diverso tempo, doveva o no essere schierato, finalmente, dall’inizio? Il buon Vivarini, dovendo anche fare di necessità virtù, a causa dei tanti infortuni, contro la Virtus Entella lo ha, infine, introdotto nell’undici titolare. Risultato? Sarà stato un caso, ma né più né meno ciò che avevamo preventivato: la sua velocità ed intraprendenza messa in mostra nelle precedenti gare in cui era subentrato nei secondi tempi, stavolta si è a malapena intravista in rare occasioni iniziali, salvo poi spegnersi lentamente, come la fioca luce di una candela, per essere quindi a sua volta sostituito al 70’ di gioco. Per una pura combinazione e per inciso, il Pescara è poi passato in vantaggio proprio un paio di minuti dopo, ma questo è solo un dato statistico. Ciò che invece bisogna rimarcare e porre in evidenza è che non ci si può privare di quest’arma, utile quasi esclusivamente quando gli avversari sono meno freschi, pensando che possa essere utile per tutti i novanta e passa minuti di gioco. Auspichiamo che il Mister, al netto delle esigenze causate dall’infermeria, riprenda a ragionare senza ascoltare gli umori della piazza: il tifo non può condizionare le scelte dell’area tecnica, semmai fosse accaduto, cosa di cui non possiamo assolutamente avere contezza.
Ma proseguiamo con l’analisi di questo 1-1 finale, che coincide con il primo punticino esterno portato a casa dai biancazzurri in questo campionato. Quando ci si fa raggiungere a una manciata di secondi dal fischio finale la retorica domanda da porsi è sempre la medesima: tre punti persi o uno guadagnato? Stavolta, nonostante i liguri abbiano per larghi tratti dominato la gara, pur senza riuscire ad incidere sotto porta, saremmo propensi verso la prima ipotesi. Ancora una volta l’occasione perduta ha un nome e un cognome: Andreaw Gravillon. Il difensore in evidente ritardo di forma, entrato in campo a pochi minuti dal termine, è parso disattento, sempre in ritardo e con un atteggiamento quasi dilettantistico. Distante e in posizione avanzata (!) rispetto ad Andrea Franzoni, da marcare in piena area di rigore, è volato a raccogliere farfalle, dando all’avversario diretto la possibilità di mettere al centro la pericolosa palla che, dopo una serie di rimpalli, è finita fra i piedi di Tiritiello, che ha facilmente battuto l’incolpevole Desplanches. Insomma, il francese, già colpevole della sconfitta di Modena, al momento rappresenta il peggiore spauracchio per i tifosi biancazzurri!
Nonostante il punticino la classifica del Delfino è peggiorata, a causa delle concomitanti vittorie di Catanzaro, Bari e Spezia e ciò acuisce il rammarico per non aver portato a termine l’agognato successo, ma di questo avremo tempo eventualmente per preoccuparcene, è ancora presto e il campionato è lunghissimo.
Focalizziamoci pertanto sugli aspetti positivi, primo fra i quali l’eccezionale prestazione di Matteo Dagasso. Il ragazzo cresce di partita in partita, mostrando sicurezza e padronanza di gioco da categoria superiore, distribuendo palloni giocabili per i compagni in tutte le zone del campo e mostrandosi anche molto attento in fase di ripiego, spesso riuscendo a spegnere le iniziative avversarie. Difficilmente lo rivedremo anche il prossimo anno con indosso la casacca biancazzurra, anzi, alla luce del famelico modo di mercanteggiare di questa società, auguriamoci non se ne privi fin dal prossimo gennaio …
Altro dato che può far sorridere in prospettiva è la grinta sempre molto evidente di quasi tutti i giocatori schierati in campo, a partire dal bravissimo Antonio Di Nardo, che da sempre il 101% ad ogni gara, consapevole che questa potrebbe essere l’ultima occasione della sua carriera per mettersi finalmente in evidenza: sa che potrebbero non passare altri treni e ha deciso di prendere in corsa questo dai colori biancazzurri, ha fame di successo e si vede.
Si torna in campo già domani sera, per un importante turno infrasettimanale. All’Adriatico è prevista la sfida con l’Avellino. Gli irpini, partiti alla grande in questa stagione, sono reduci da un clamoroso K.O. interno inflitto loro dal redivivo Spezia del pescarese Luca D’Angelo, come reagiranno allo scioccante poker subito? Lo scopriremo dal fischio iniziale previsto alle ore 20:30. Conquistare l’intera posta in palio sarà fondamentale, anche perché sabato prossimo ci sarà l’impegnativa, a dir poco, trasferta sul campo della favoritissima per la promozione diretta, il Palermo di Filippo Inzaghi.