Nello storico Frantoio D’Annibale, ieri sera a Pianella, sono convenute molte persone per ascoltare le sempre interessanti comunicazioni del Prof. Leonardo Seghetti. Il Prof. Seghetti è un esperto in molti campi dell’agricoltura, dei prodotti agricoli, della loro trasformazione e in particolare dell’olio di oliva e del vino. L’occasione dell’incontro è la manifestazione, organizzata a Pianella dalla Proloco locale, chiamata Borgodivino.
L’olio di oliva extravergine tra storia, tradizione e nuove conoscenze, questo il titolo dell’incontro organizzato con il Prof. Seghetti che ha narrato la storia dell’olio di oliva da quando era stato codificato dai romani e che ancora oggi risente della stessa codificazione. I romani, ha raccontato il Prof. Seghetti, avevano già intuito le proprietà dell’olio di oliva e della sua grande qualità alimentare e rigenerativa.
Si narra che fu Pallade, conosciuta come Atena, che colpendo la terra con una lancia, per sconfiggere Poseidone, fece nascere l’ulivo. Gli ateniesi scelsero il dono di Atena perché rappresentava la pace, la prosperità e l’utilità. La diffusione dell’ulivo si sviluppò nel bacino del mediterraneo in coincidenza con lo sviluppo delle popolazioni, secondo il poeta Pindaro l’olivo fu portato da Eracle dal paese degli Iperborei ad Olimpia in Grecia.
Columella (Lucio Giunio Moderato 4/70 D.C.) nella sua opera De Re Rustica scrive dell’olio di oliva in un trattato che è rimasto valido fino alla seconda rivoluzione agraria tra il 1700 e il 1850. Columella sottolineava che bisognava cominciare la raccolta a novembre poi a dicembre e nei mesi successivi per avere tre tipi di olio: acerbo, verde e maturo.
“Oggi, ha sottolineato il Prof. Seghetti, con il cambiamento climatico in atto, la raccolta viene anticipata a settembre. L’olio acerbo ha un gusto forte e piccante e può essere utilizzato ad esempio per condire i legumi, l’olio verde da olive abbondante e di buona qualità, l’olio maturo ultima raccolta nei mesi più freddi con una resa adeguata ad ottenere un giusto reddito per l’agricoltore”. L’Italia è una della più grandi nazioni produttrici di olio di oliva, ma il consumo è ancora troppo basso forse anche per il prezzo di vendita che ne frena la vendita popolare.
“Il giusto valore, ha detto il relatore, se non gli diamo il giusto valore non abbiamo la possibilità di crescere, ma questo fa parte della cultura. L'olio costa troppo, ma, un caffè quanto costa? La dose giornaliera di olio per una persona sono 30 grammi. Se un olio, faccio l'assurdo, prima si limitava a 20 euro, ora dico, se costasse anche 30 euro al litro e ne consumassi 30 grammi al giorno, sono 90 centesimi. Un caffè costa un euro e 50!”.
In Abruzzo fino al 2009 esisteva un importante istituto Elaiotecnico a Città Sant’Angelo che, in collaborazione con il prof. José Eugenio Gutierrez, nel 1965, sviluppò il progetto LIFE+ che prevedeva una serie di azioni volte a studiare nuove soluzioni per integrare sia il patrimonio naturale sia quello culturale e nuove tecniche tali da favorire una maggiore resa delle olive. Nel 2009, purtroppo, l’istituto venne chiuso.
L’incontro, oltre le interessanti informazioni che il Prof. Seghetti ha dato ai presenti, ha permesso anche la visita di uno storico frantoio dove ancora si possono ammirare macchine antiche per l’estrazione dell’olio dalle olive.