"Iliade. Il gioco degli dei". Alessio Boni e Antonella Attili aprono la nuova stagione teatrale della "Luigi Barbara"

Martedì 28 e mercoledì 29 ottobre il Teatro Circus ospita la rilettura del capolavoro di Omero scritta da Francesco Niccolini 

Redazione
27/10/2025
Appuntamenti
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Martedì 28 ottobre e mercoledì 29 ottobre saranno Alessio Boni e Antonella Attili ad aprire la cinquantanovesima stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" con "Iliade. Il gioco degli dei", rilettura del capolavoro di Omero scritta da Francesco Niccolini, per la regia di Roberto Aldoresi, Alessio Boni e Marcello Prayer.

"Iliade. Il gioco degli dei" è stato realizzato in occasione di "Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023" ed è stato rappresentato in prima nazionale al Teatro Donizetti di Bergamo il 12 dicembre 2023. Gli spettacoli si terranno al Teatro Circus: la prima replica serale è in programma martedì 28 ottobre con inizio alle ore 21; la replica pomeridiana è prevista per le 17 di mercoledì 29 ottobre. Il biglietto di ingresso per lo spettacolo costa 35€ per le Poltronissime e 30€ per le Poltrone (per i soci della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”, i biglietti costano, rispettivamente, 32€ e 27€).

Si ricorda di arrivare puntuali: una volta cominciato lo spettacolo, non si potrà raggiungere il proprio posto e si dovrà rimanere seduti negli eventuali posti liberi in fondo alla sala, salvo disponibilità. A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.

Come scrivono i registi Roberto Aldoresi, Alessio Boni e Marcello Prayer nelle note di regia, «Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla».

In un mondo arcaico come quello descritto da Omero, proseguono Aldoresi, Boni e Prayer, «dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore».

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