25 novembre 2025, da 26 anni ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’ONU il 17 dicembre del 1999.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse questa data per commemorare il ricordo delle sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria), che furono violentate, torturate ed uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana per la loro opposizione alla dittatura.
Vorrei dare voce al grido silenzioso di tutte le donne che, giorno dopo giorno, subiscono violenza contro il proprio corpo, la loro dignità e la loro anima, ritrovandosi poi a dover combattere per essere credute, sopravvivere e soprattutto essere libere! Purtroppo, questa è una realtà che ci riguarda tutti, al di là delle statistiche o titoli di giornale, perché si insinua tra le mura domestiche, le relazioni affettive e nei luoghi di lavoro.
Da cosa è composta questa realtà che s'insinua in un rapporto tra uomo e donna? Quali sono i segnali per cui una donna deve intuire di sentirsi sopraffatta da un uomo? Sguardi che intimidiscono, parole che umiliano e gesti che annientano. Purtroppo poi, man mano a tutto questo, si aggiunge il silenzio che assume una doppia funzione: condannare la vittima e proteggere il carnefice!
Allora care donne, vi esorto a trovare la forza di raccontare la vostra storia, affinché il vostro dolore e la vostra resistenza diventino una coraggiosa testimonianza per tutte quelle donne che, attanagliate dalla paura, stanno scegliendo di covare il silenzio nella loro mente e nel loro cuore. Ovviamente la legge, attraverso lo Stato e i servizi d'ordine, deve tutelare chi ha il coraggio di denunciare… troppe le notizie in cui, questo coraggio viene annientato dal femminicidio, generando ulteriore e maggior paura! Invece una donna deve avere la possibilità di: rinascere, ricostruire ed esistere senza paura. Tutti noi abbiamo una responsabilità complice e collettiva, nel momento in cui: minimizziamo, insinuiamo dei dubbi o colpevolizziamo. Allora dobbiamo ascoltare senza giudicare, promuovendo l'empatia.
Fin da bambini, in famiglia e a scuola, bisogna educare al rispetto e a non tollerare l'abuso della forza da parte dei bambini verso le bambine. Purtroppo, però, gli episodi di violenza di genere si moltiplicano e le misure di prevenzione e protezione sembrano non essere sufficienti, perciò ben vengano corsi di autodifesa dedicati alle bambine e alle ragazze. Infine vi propongo il videoclip di una delle mie canzoni, scritta per tutte le donne, che s'intitola “Donne voi ”. La canzone e le immagini del videoclip sono un messaggio contro la violenza di genere e sono dedicate a tutte le donne, vero motore del mondo!
L’immagine iniziale (creata da me) è un intreccio tra due simboli: il lucchetto, con il quale gli innamorati hanno riempito i ponti di tutta Italia e, in corrispondenza della chiusura del lucchetto, sullo sfondo, le scarpette rosse, simbolo del femminicidio.
Quindi un amore che rischia di diventare una prigione, con violenze e soprusi che possono sfociare in terribili tragedie..Ma c’è anche un messaggio di speranza rivolto agli uomini che possono e devono assolutamente scegliere la non violenza e far vincere l'Amore! Amore è anche lasciare andare una donna perché siamo tutte Persone e non oggetti da possedere...