Nella mattinata di oggi è stato presentato il primo dei due convegni celebrativi che si svolgeranno all’Aurum di Pescara per ricordare l’impegno dell’associazione Italia Nostra sulla città e il prezioso contributo di una sua storica presidentessa, Lucia Gorgoni, a dieci anni dalla sua scomparsa.
Due eventi, il primo nato per le Giornate Europee del Patrimonio, si svolgerà domenica 28 settembre a partire dalle ore 9,30 Sala Tosti, “Dieci anni di battaglie: Lucia Gorgoni e Italia Nostra a Pescara 1987-1996”.
“Lucia Gorgoni la ricordo nitidamente come un personaggio importante per la città una donna impegnata e al contempo uno spirito libero – ha sottolineato l’assessore al Patrimonio Culturale Paola Marchegiani alla presentazione degli eventi – Era doveroso ricordarla con un appuntamento a lei dedicato. Italia Nostra si adopera per venire incontro alla tutela del paesaggio e dell'ambiente e lei è riuscita a promuovere campagne di portata eccezionale per la città, attuali e presenti sui problemi sentiti”.
“Il convegno si suddivide in due momenti, il secondo dei quali si svolgerà a un mese dal primo, il 26 ottobre, sempre all’Aurum, ma più centrato sui 20 anni di Italia Nostra a Pescara – spiega Giancarlo Pelagatti, presidente regionale di Italia Nostra - Due giornate, la prima pensata per dare un tributo concreto alla memoria della nostra presidentessa, all'impegno e ai suoi studi civili, a cui accompagneremo una mostra documentaria sull’archivio di Italia Nostra depositato dal 2007 a Pescara. Una mostra sul decennio di presidenza, che è stato ricco di iniziative belle e significative operate sulla città. Il 26 ottobre, invece, si terrà una tavola rotonda che a 20 anni di distanza ripercorre le sorti di un convegno sulle aree dismesse tenutosi vent’anni fa: lo coniugheremo al futuro, parlando della situazione attuale dell'area di risulta e delle altre aree dismesse cittadine come l’ex Cofa, l’ex Fea, l’ex Camplone. Nel ‘95 fra i relatori ad un convegno storico avemmo Pierluigi Cervellati e Vezio De Lucia, oggi si farà il punto della questione che la città si trascina dietro da 20 anni, per ripensare ruolo e funzioni di domani”.