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Scarichi al porto: purtroppo nulla di sorprendente ma davvero impressionante

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Dichiara Loredana Di Paola attivista del Forum Acqua:

”a distanza di pochi giorni dalla nostra precedente denuncia segnaliamo un nuovo impressionante scarico di liquami nel fiume Pescara ( foto allegate) all'altezza della Madonnina, che speriamo questa volta il vicesindaco non voglia negare.  Purtroppo è' un fenomeno consueto a Pescara e non solo in quel tratto.  Pescara, e non solo Pescara, presenta problemi strutturali come quello della mancata separazione di acque bianche e nere e quindi di sovraccarico delle reti fognarie che sovente sversano nel fiume, spesso anche quando non piove! 

C'è da aggiungersi oltre agli scarichi abusivi e al cattivo funzionamento dei depuratori di tanti comuni che anche quello di Pescara è sottodimensionato e probabilmente bisognerebbe costruirne un'altro.

Gli interventi da fare per risanare il nostro fiume e il nostro mare sono tantissimi e richiederebbero una strategia e un piano d'azione coordinato di tutte le istituzioni, gli enti e le società pubbliche coinvolte”.

Dichiara Maurizio Acerbo del PRC:

“Ci sono responsabilità gravi dei politicanti che hanno gestito per un quindicennio il sistema idrico-integrato (ACA e Ato) con incompetenza e voracità alimentando sprechi, clientele e corruzione invece di risolvere i problemi e della Regione che è stata capace solo di rinviare al 2027 l'obiettivo di risanamento che andava conseguito entro l'anno scorso.

Dopo la figuraccia della scorsa estate ci si sarebbe aspettati che finalmente nel giro di qualche settimana la Regione, i Comuni, le società di gestione, presentassero un'analisi completa delle criticità e un piano d'azione per progressivamente affrontarle.

Invece di occuparsi di "pontili del cielo" che nessuno vuole e di infrastrutture e trafori che servono solo alle imprese amiche il Presidente D'Alfonso avrebbe dovuto presentare un Masterplan che avesse al centro il recupero dei nostri fiumi e del nostro mare.

Alessandrini e Del Vecchio invece di negare l'evidenza e di proporre assurdità come il "piano spiaggia" si occupino della principale emergenza ambientale e economica della nostra città: lo stato del nostro fiume e del nostro mare”.

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