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Fiume, il Presidente Di Marco convoca i Sindaci della provincia per stabilire una strategia da adottare

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Riportare nella giusta direzione il rapporto tra i Sindaci ed il soggetto gestore degli impianti acquedottistici (ACA) in una prospettiva nuova che fissi quale unico obiettivo comune quello della tutela ambientale dei rispettivi territori. Migliorare la sinergia tra i vari soggetti istituzionali (Regione, Provincia, Comuni, ACA, Ersi, Arta) coinvolti nella gestione del servizio idrico integrato finalizzato a garantire la più ampia conoscenza delle criticità esistenti, per il loro superamento, stabilendo criteri di priorità condivisi e calati nelle rispettive programmazione degli interventi da parte degli enti coinvolti. Implementare la collaborazione tra i Sindaci ed il Corpo di Polizia Provinciale finalizzandolo alla segnalazione di fattori, anche potenziali, che causano danno ambientale. Collaborare in modo costruttivo con l’Aca anche nel predisporre i bandi di gara necessari all’acquisto dell’impiantistica, sfruttando le competenze e le disponibilità della Centrale Unica di Committenza istituita dalla Provincia per i piccoli Comuni e fornendo supporto tecnico-amminstrativo alla rapida realizzazione dei procedimenti d’appalto. Istituire un tavolo permanente in seno all’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Pescara per assicurare il raggiungimento degli obiettivi concertati.

E’ il risultato dell’incontro svoltosi ieri sera in Provincia, promosso dal Presidente Antonio Di Marco e rivolto ai Sindaci del pescarese, per coordinare e sovrintendere alle azioni di controllo degli scarichi nei fiumi Pescara e Saline. All’incontro hanno partecipato i Sindaci di Pescara, Montesilvano, Spoltore, Cepagatti, Alanno, Farindola, Montebello di Bertona, Moscufo, Nocciano, Pescosansonesco, Pietranico, San Valentino, Torre de’ Passeri, Turrivalignani e Abbateggio, il Comandante della Polizia Provinciale Giulio Honorati e i tecnici del settore Ambiente della Provincia.

“Non possiamo più nascondere la testa sotto la sabbia – afferma Di Marco -. La necessità di un’azione condivisa è finalizzata a far emergere con chiarezza il fenomeno degli scarichi non autorizzati e al costante monitoraggio della funzionalità degli impianti di depurazione ricadenti sul territorio di competenza di ogni Comune. La corretta e costante manutenzione ordinaria degli impianti è un fattore determinante per la buona conduzione della funzione di controllo sugli impianti, e rende produttiva ed efficace nel tempo la spesa pubblica sostenuta per il potenziamento e miglioramento degli stessi impianti”.

I Sindaci riceveranno dall’ufficio Ambiente della Provincia una scheda contenente la mappatura degli scarichi e degli impianti esistenti, che i Comuni potranno integrare con le mappature aggiornate delle reti fognarie nonché dei fossi intubati per rendere più agevole le verifiche da parte dell’ente di area vasta. Dal canto suo la Provincia aggiornerà la propria banca dati attraverso le informazioni provenienti dai Comuni, arricchendola di informazioni sulle modalità gestionali e manutentive degli impianti di depurazione. Inoltre sarà istituito un sistema permanente di comunicazione tra Sindaci e Polizia provinciale, cui sarà aggiunta attività di formazione continua, a carico di quest’ultimo, del personale di Polizia municipale, per migliorare la capacità di vigilanza e repressione dei fenomeni inquinanti sul territorio di competenza.

 

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