Il Comune di Pescara non rispetta clamorosamente su molteplici fronti il protocollo indicato dal Corpo Forestale dello Stato sull'analisi di stabilità degli alberi e, di conseguenza, sulla procedura per selezionare gli alberi da abbattere che, infatti, è completamente difforme da quanto attuato da tutti gli altri comuni alle rpese con la stessa problematica di cui abbiamo reperito la documentazione.
È quanto emerge in maniera incontrovertibile dal dossier che in pochi giorni il Coordinamento Salviamo gli Alberi ha redatto consultando decine di documenti ufficiali e confrontandoli con la Relazione del Comune di Pescara consegnata solo venerdì scorso, sei giorni fa.
In realtà basta andare sul sito WEB ufficiale del Corpo Nazionale dello Stato per scoprire che il Comune di Pescara si è fermato esclusivamente al primo livello della procedura di analisi senza completarla. Infatti ha fatto solo una verifica visiva degli alberi mentre il Corpo Forestale dello Stato indica chiaramente che sugli alberi in cui sono state accertate delle criticità si deve poi procedere con l'analisi strumentale. Praticamente è come andare direttamente all'operazione a cuore aperto (anzi, all'eutanasia!) dopo essere stati visitati dal medico visivamente e senza passare per radiografie o, meglio, la TAC o altri esami.
Infatti tutti i comuni per i quali siamo riusciti con una semplice ricerca a scaricare relazioni fitostatiche dei loro consulenti e tecnici, computi metrici e prezziari procedono in questo modo (anzi, alcuni comuni fanno direttamente l'analisi strumentale su tutte le piante!). Questo perché l'approfondimento strumentale con varie tecniche (resistografo; martello ad impulsi elettronici ecc.) costa dai 24 ai 75 euro a pianta a seconda della quantità/qualità di strumenti usati. Pertanto considerando le 121 piante che sono apparse problematiche allo screening visivo i costi dell'approfondimento (necessario per CFS e altri comuni) è di 3.000 euro, 9.000 se si vogliono usare più strumentazioni. Facciamo notare che basterebbe evitare l'abbattimento di 3 piante delle 121 oggi destinate al taglio per recuperare questa cifra risparmiando i costi di taglio e di ripiantumazione e senza neanche considerare il valore economico, ambientale e sanitario di grandi alberi di 60-70 anni. Da quanto abbiamo capito i funzionari del comune pare stiano invece sostenendo che i costi dell'analisi strumentale sono insostenibili. In realtà stanno proponendo esclusivamente la "Ferrari" dell'approfondimento strumentale e, cioè, la prova a trazione, che anche gli altri comuni fanno su piante di particolare pregio. Ci pare un atteggiamento a dir poco fuorviante e poco responsabile e rispettoso delle prerogative del Consiglio comunale. Ai consiglieri la storia va raccontata tutta e con documenti ufficiali come stiamo facendo noi, per metterli in grado di comprendere tutti i pro e i contro delle varie opzioni. Tra l'altro la consulenza al tecnico per l'analisi visiva è stata assegnata per 10.000 euro il 27 febbraio 2015 secondo la scheda degli incarichi del Comune di Pescara. E' stata riconsegnata alcune settimane fa, un anno e mezzo dopo! Un comportamento tipico di un'emergenza...
Gli altri comuni, proprio perché si parla di stabilità delle piante e, quindi, di sicurezza, di solito se la fanno consegnare in 2-3 mesi, relazioni complete di analisi strumentale su centinaia di piante.
Inoltre c'è un altro aspetto di assoluta rilevanza, anche per il futuro. La relazione che sta usando il Comune non dati che riteniamo fondamentali e che si trovano nelle relazioni simili ordinate dagli altri comuni e previste nella procedura del Corpo Forestale dello Stato: manca l'esatta e inequivocabile individuazione dei singoli alberi monitorati e per tutte le piante addirittura la specie! Addirittura molte individui sono identificati con lo stesso codice (!), quindi un qualsiasi tecnico avrebbe enormi difficoltà a ritrovare la pianta giusta tra 10. Questo fa si che, a parte l'abbattimento, tra 2-3 anni o anche prima quella relazione che tratta anche di un migliaio di alberi da gestire sarà probabilmente inservibile perché le piante non saranno facilmente rintracciabili.
A Pescara con la motivazione dell'emergenza per procedere con affidamenti in somma urgenza per tagliare senza passare per le gare normali. Su questo aspetto stiamo aspettando le carte per capire se esistono ulteriori implicazioni di tipo amministrativo e, anzi, auspichiamo che il Comune pubblichi immediatamente tutti gli atti della vicenda (determine, contratti; lettere di affidamenti ecc.) sul sito WEB del Comune (per ora ha pubblicato la relazione solo dopo le nostre rimostranze venerdì scorso).
Per quanto riguarda la ventilata ripiantumazione con il doppio delle piante tagliate facciamo notare che per ora e per i documenti che ci sono stati presentati, nonostante precise richieste:
1)ad oggi non esistono documenti ufficiali in tal senso (computi metrici; determine di impegno di spesa; affidamenti; progetti):
2)negli annunci dati alla stampa si è passati da 240 euro a pianta di investimento a 800 in due giorni a testimonianza della confusione che esiste in merito. Tra l'altro in molti casi riteniamo che i costi siano risibili se si vogliono eliminare alcune delle cause di sofferenza delle piante, ad esempio, le aiuole troppo limitate;
3)che sia una boutade lo fa capire anche il fatto che in ogni singola strada interessata dai tagli si prevede la ripiantumazione doppia e in molti casi bisogna costruire ex novo le aiuole rompendo i marciapiedi!
Pertanto sono solo promesse di amministratori mentre gli abbattimenti sono reali.
Per tutte queste ragioni riteniamo scandaloso il comportamento dell'Amministrazione comunale che si trincera evocando paure di crolli immediati che appare per la stragrande maggioranza delle piante destinate al taglio o già abbattute una forzatura di non poco conto.
Noi non escludiamo eventuali abbattimenti in caso di estrema pericolosità. Contestiamo il fatto che l'amministrazione con assoluta superficialità dia il via a un piano di abbattimenti indiscriminati senza neanche usare le procedure standard. E' vergognoso che l'amministrazione abbia rifiutato un confronto e approfondimenti normali in qualsiasi città. Peraltro abbiamo chiesto solo 15 giorni quando la consulenza è arrivata dopo un anno e mezzo. Si stanno tagliando con assoluta irresponsabilità troppi alberi che appaiono non pericolosi. Il patrimonio arboreo di Pescara non può subire uno scempio simile, considerati anche i problemi di inquinamento che gli alberi possono mitigare.
Sabato prossimo 3 settembre alle ore 16:30 in Piazza Sacro Cuore invitiamo a partecipare al flash-mob "SalviAmo gli Alberi" finalizzato alla sensibilizzazione della popolazione sul tema della corretta gestione del patrimonio verde.