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Bussi, pesci al mercurio: l'Istituto Superiore della Sanità conferma l'alta gravità

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Le parole del rappresentante del massimo organo dello Stato in materia sanitaria contenute nel verbale della riunione di martedì scorso pubblicato sul sito del Ministero pochi minuti fa (http://www.bonifiche.minambiente.it/riunioni_2016_39.html) non lasciano spazi a dubbi che, improvvidamente e senza alcuna base scientifica, qualche rappresentante locale voleva insinuare.

Intanto l'Istituto richiama quanto avevano già rilevato nella perizia depositata al processo, commentando anche i dati emersi durante la riunione sui sedimenti del Tirino, e quindi sostiene che "Emerge uno scenario di contaminazione da mercurio di elevata gravità con rischio per la salute umana, ciò anche sulla base dei dati di monitoraggio rilevati nel 2012 (in realtà 2014, ndr) dei sedimenti del fiume Tirino con concentrazioni fino a 58 mg/kg".
 

Aggiunge il rappresentante dell'Istituto "Per quanto riguarda i dati dello studio (quello sui pesci dell'IZS, ndr) anche se rilevati su un numero esiguo di campioni in alcuni casi superano i limiti sanitari e devono essere quindi valutati, insieme con gli altri dati disponibili degli enti competenti, con la massima cautela alla luce dello stato di elevata criticità dell'area evidenziato nella perizia". 

 

D'altro lato bastava leggere le conclusioni dello studio dell'Istituto Zooprofilattico Soperimentale di Teramo, riportate ampiamente a verbale, per comprendere la difficile situazione ambientale della valpescara.

 

Per il Forum è veramente sconcertante che si cerchi ancora oggi di mettere in discussione dati ormai acquisiti e la polvere contaminata sotto al tappeto; probabilmente la classe dirigente locale - ognuno per il proprio ruolo esercitato negli ultimi decenni - non vuole ammettere il proprio fallimento dal punto di vista storico, visto che consegna ai cittadini una valpescara disastrata.
 

D'altro lato il Verbale fa emergere questioni estremamente gravi dal punto di vista amministrativo per quanto riguarda l'ufficio del Commissario delegato Goio, altro soggetto che abbiamo contestato duramente in questi anni con tanto di esposti. Anche in questo caso, purtroppo in ritardo, i fatti ci danno ragione.
 

Ora non resta che continuare la nostra azione di informazione e di diffusione dei gravissimi dati ufficiali riguardanti la contaminazione affinchè vi sia consapevolezza diffusa delle problematiche da affrontare sul nostro territorio.
 

L'obiettivo è la bonifica e dobbiamo dire che finalmente il Ministero pare voler affrontare con piglio diverso una situazione che, come abbiamo scritto, è ormai esplosa. L'invio alle procure degli atti relativi ai ritardi dei soggetti privati coinvolti nelle varie procedure di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica, era un'altra delle richieste che avevamo avanzato in questi anni per sollecitare tutti a muoversi. Ora anche il Ministero arriva ad attuare questa opzione, utile perchè crediamo che il peso di un ministero che scrive alle procure sia diverso rispetto a quello che possono fare semplici attivisti, che pure in questi anni hanno depositato numerosi esposti ottenendo anche sequestri.
 

Il prossimo 30 novembre, con la convocazione della Conferenza dei Servizi, sarà una data importante per capire se è un fuoco di paglia oppure una solida azione volta a recuperare i ritardi inaccettabili, visto che in 8 anni dalla perimetrazione del sito non è stato bonificato praticamente nulla.

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