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L’Ipra celebra trent’anni di attività con un convegno all’Auditorium Petruzzi

A Pescara interverrà il Professor Luigi Cancrini. Appuntamento sabato 18 ottobre

Redazione
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Trent’anni di professionalità, di passione e grande abnegazione a beneficio delle comunità scientifica, della società civile e dei pazienti del territorio abruzzese e non solo. La storia dell’IPRA raggiunge un traguardo di rilievo che conferma l’importanza dei risultati raggiunti e il prestigio dell’Istituto, prestigio fondato su un bagaglio di conoscenze e di esperienze professionali costruito sull’impegno degli psicoterapeuti del team e sulla costante attività di ricerca che ha visto protagonisti a loro volta anche gli allievi dei corsi. 

L’Istituto di Psicologia Relazionale Abruzzese rappresenta infatti a oggi un punto fermo per istituzioni, per la formazione e per la collettività nelle attività cliniche di terapia familiare, di coppia, individuale, mediazione familiare e consulenza sistemica effettuate da un équipe composta da figure professionali specialistiche. In occasione del raggiungimento dei tre decenni di attività, l’IPRA terrà un evento sabato 18 ottobre a partire dalle ore 9 (iscrizioni a partire dalle ore 8:30), con un convegno dal titolo “Dalla mappa al territorio - 30 anni dell’IPRA” che avrà luogo a Pescara presso l’auditorium Petruzzi. Ospite d’onore sarà il Professor Luigi Cancrini che terrà, dopo i saluti d’apertura, una lectio magistralis sul tema “I compiti evolutivi e l’origine dei disturbi psichiatrici”. 

"E’ un momento di grandi trasformazioni della nostra società - ha detto la presidente del Centro Studi Dott.ssa Rita Latella - e la nostra funzione e il nostro impegno devono essere ogni giorno quelli di intercettare i cambiamenti in atto e offrire quelle risposte che siano utili a istruire gli psicoterapeuti familiari del domani, medici e psicologi, ma anche, quando ce ne viene offerta la possibilità, ad alleviare il disagi e la patologia spesso arrecati a individui, coppie, gruppi e organizzazioni dalle dinamiche contemporanee. Il convegno di sabato rappresenta in questo senso un appuntamento considerevole per dai vita a un confronto di profilo accademico, ma anche per coinvolgere quanti parteciperanno sulle questioni più attuali della psicoterapia e della sua evoluzione".

Era il 1994 quando fu pubblicato "Due + Due non fa ancora Quattro"; l’anno dopo la pubblicazione di quel libro, scritto insieme a Lieta Harrison, Maria Grazia Cancrini fonda l’Istituto di Psicologia Relazionale Abruzzese (il più antico d’Italia con la sede nazionale) insieme ad un gruppo ristretto di allievi ed ex allievi uniti dalla passione per la terapia famigliare. Un percorso di crescita di grande rilievo Dopo 30 anni, da quell’Istituto che per intimità e appartenenza ancora oggi è chiamato I.P.RA, le idee sistemiche si sono immerse nel territorio attraverso l’interpretazione di chi all’I.P.RA si è formato. Il convegno di sabato 18 ottobre è stato promosso dunque per connettere, per allungare un filo mai interrotto verso le nuove sfide. Insomma le radici di allora con il territorio di oggi. 

L’idea è quella di dar voce agli ex allievi per tracciarne una mappa, per esplorarne il dove, il quando e il titolo che danno alla loro evoluzione sistemica, con gli occhi di tutti quelli che in questi 30 anni hanno avuto la possibilità di osservare, promuovere e dare continuità ad una formazione che da Maria Grazia Cancrini e Lieta Harrison ha generato un pensare sistemico e un fare psicoterapeutico. I vari interventi si articoleranno sulle questioni che a quelle radici fanno riferimento e alle varie declinazioni della psicologia giuridica: la terapia di coppia (Potere in amore); il lavoro nel campo dei disturbi mentali più gravi e la griglia di lettura come bussola per orientarsi (La trappola della follia); il lavoro con gli adolescenti e il mondo della scuola (Due + due non fa quattro); il lavoro con la tossicodipendenza (I contesti della droga).

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