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Andrea Pimpini incontra EHang e le “auto volanti” alla fiera internazionale di Macao

Alcuni modelli sono già operativi in Asia e in Europa

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Scritto da ANDREA PIMPINIStudente e Research Assistant del MSc in International Integrated Resort Management all’Università di Macao 

Il 25 ottobre ho partecipato alla 30ª Fiera Internazionale del Commercio e degli Investimenti di Macao, una delle piattaforme più importanti per i fornitori che desiderano stabilire relazioni commerciali a Macao e nelle regioni circostanti. L’evento ha attirato numerosi espositori provenienti da Hong Kong e dalla Cina continentale, in particolare da Hengqin e Zhuhai, i vicini più prossimi di Macao.

La fiera ha presentato una vasta gamma di stand e offerte di prodotti, che spaziavano dal vino e caffè alla robotica e all’alimentare. Il mio obiettivo principale era la ricerca e la raccolta di dati di mercato.

In questo articolo non cercherò di raccontare ogni aspetto della fiera internazionale. Mi concentrerò invece su un’azienda in particolare: EHang (Guangzhou EHang Intelligent Technology Co. Ltd.), un’impresa pionieristica con sede a Guangzhou, in Cina.

Perché proprio questa azienda? Ricordo che quando frequentavo la scuola media in Italia, intorno al 2013, ebbi una conversazione con un professore durante una lezione. Gli dissi di aver letto sui giornali che alcune aziende stavano sviluppando auto volanti—macchine progettate più come elicotteri o aerei che come veicoli tradizionali. Il professore liquidò l’idea, e la classe rise.

Eppure, già allora leggevo spesso che sia gli Stati Uniti sia la Cina stavano spingendo i confini di questa tecnologia. 

Ecco perché, quando ho incontrato EHang alla fiera, ho provato un brivido di entusiasmo. Il bambino dentro di me—quello che un tempo sognava le auto volanti—si è risvegliato. Non ho resistito ad avvicinarmi al loro stand e a chiedere della possibilità di provare il loro velivolo di persona.

Naturalmente l’aeromobile era spento, disattivato e solo in esposizione. La fiera si svolgeva in un ambiente chiuso e Macao non è tra le città o i Paesi che hanno approvato l’uso dei veicoli EHang.

EHang: Chi sono?

EHang non è una semplice azienda tecnologica; è un pioniere della mobilità aerea avanzata (AAM). Con sede a Guangzhou, l’azienda ha sviluppato un portafoglio di velivoli aerei autonomi (AAV) e di aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) progettati per una vasta gamma di applicazioni: dal turismo aereo e il trasporto urbano alla logistica e persino all’antincendio di emergenza.

Il suo modello di punta, l’EH216-S, è particolarmente rivoluzionario. È il primo eVTOL passeggeri senza pilota al mondo ad aver ottenuto un certificato di tipo, un certificato di produzione e un certificato di aeronavigabilità standard dalla Civil Aviation Administration of China (CAAC). Ciò significa che l’aeromobile non è solo un prototipo o un concetto futuristico: è già approvato per operazioni commerciali, trasportando passeggeri sotto certificati ufficiali di operatore aereo. 

A completare l’offerta, EHang ha sviluppato anche il VT-35, un modello a lungo raggio progettato per i viaggi interurbani, ampliando le possibilità delle reti di mobilità a bassa quota.

Il percorso di EHang è iniziato più di dieci anni fa, quando presentò l’EHang 184 al Consumer Electronics Show del 2016. Promosso come il primo velivolo aereo autonomo passeggeri al mondo, catturò l’attenzione globale e posizionò l’azienda come pioniere della mobilità aerea urbana. Negli anni successivi, EHang ha portato avanti progetti ambiziosi, dalle prime collaborazioni con l’Agenzia per le Strade e i Trasporti di Dubai sui taxi volanti, alle partnership in Europa con la città francese di Lione e con il gruppo aerospaziale austriaco FACC. Nel 2019, l’azienda ha raggiunto un altro traguardo con la quotazione al NASDAQ con il simbolo EH, consolidando ulteriormente il suo ruolo di leader globale nella mobilità aerea avanzata.

Da allora, EHang ha ampliato costantemente il suo portafoglio di velivoli, ciascuno progettato per casi d’uso specifici:

  • Ghost – un quadricottero compatto per fotografia aerea, controllato tramite smartphone.
  • Hexacopter – un prototipo esacottero a corto raggio.
  • EHang 184 – il primo drone passeggeri dell’azienda, capace di trasportare una persona.
  • EHang 216 – un modello biposto con 16 eliche, testato ampiamente per i servizi di taxi aereo urbano.
  • EH216-S – il modello di punta, eVTOL passeggeri senza pilota, certificato dalla CAAC per operazioni commerciali.
  • EH216-F – una variante antincendio, progettata per affrontare emergenze in edifici ad alta quota.
  • VT-35 – un modello a lungo raggio destinato ai viaggi interurbani e alla logistica.

EHang non sta lavorando solo a modelli che possano migliorare la mobilità interurbana. Da quanto ho visto alla fiera e dai loro report, stanno cercando di creare un ecosistema multi-livello di velivoli aerei autonomi, al servizio di turismo, logistica e risposta alle emergenze.

Così, trovandomi di fronte al loro stand a Macao, mi sono ritrovato davanti al velivolo che incarna questa visione: l’EH216-S. Diversamente dai prototipi di cui leggevo da adolescente, questo non era più un sogno lontano. E’ già operativo in Cina e altri paesi dell’Asia come la Thailandia.

L’esperienza con l’EH216-S

L’EH216-S ha un design futuristico ma pratico. L’aeromobile appare compatto ma robusto. Due sedili passeggeri e un grande schermo centrale (come si può vedere dalle foto. A differenza di un elicottero tradizionale, non c’era cabina di pilotaggio o posto per il pilota—solo una cabina elegante e chiusa progettata per due passeggeri. Sembrava di sedersi in una cabina di pilotaggio ultra-semplificata: nessuna leva o pulsante, solo un grande schermo, naturalmente spento.

Salire a bordo dell’EH216-S è stato sorprendentemente semplice. Le porte ad ala di gabbiano erano già aperte e l’interno ricordava più un’auto elettrica moderna che un aeromobile. I sedili erano comodi, la cabina ordinata, e l’assenza di comandi tradizionali sottolineava la natura autonoma del velivolo.

Cosa significa l’EH216-S per il futuro della mobilità urbana

I velivoli aerei autonomi come l’EH216-S offrono una soluzione potenziale: un trasporto sicuro, ecologico ed efficiente che bypassa completamente il traffico terrestre.

Le implicazioni sono notevoli:

  • Pendolarismo urbano: viaggi di pochi minuti attraverso la città, grazie a vertiporti collocati strategicamente vicino a distretti commerciali, aeroporti o aree residenziali.
  • Turismo e sightseeing: tour aerei sopra skyline iconici o paesaggi naturali, creando nuove opportunità economiche.
  • Risposta alle emergenze: in situazioni critiche, come emergenze mediche o incendi, l’EH216-S e le sue varianti possono garantire interventi rapidi e autonomi.
  • Sostenibilità: essendo completamente elettrico, contribuisce alla riduzione delle emissioni di carbonio, in linea con gli obiettivi globali di città più verdi e intelligenti.

La posizione di EHang nel mercato globale

La Cina come trampolino di lancio: con un forte sostegno governativo e un vasto mercato interno, la Cina rappresenta l’ambiente ideale per EHang per scalare le operazioni. La CAAC ha già concesso le autorizzazioni per i voli commerciali, rendendo l’EH216-S il primo del suo genere a operare legalmente con passeggeri.

Espansione internazionale: attraverso partnership in Europa (FACC in Austria, Lione in Francia), Nord America (voli di prova in Canada e negli Stati Uniti) e Medio Oriente (il progetto dei taxi volanti a Dubai), EHang sta gettando le basi per un’adozione globale.

In questo senso, EHang si sta posizionando non solo come produttore di velivoli, ma come una vera e propria piattaforma: integra tecnologia autonoma, percorsi regolatori e infrastrutture operative per ridefinire il modo in cui persone e merci si muovono.

L’EH216-S è più di una macchina; è un simbolo di quanto siamo vicini a una nuova era della mobilità. Ciò che un tempo sembrava fantascienza è oggi una realtà certificata e operativa.

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