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"Radici - memorie d'Acqua" all'Aurum di Pescara

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Sabato 27 febbraio 2016 alle ore 17,30 si è inaugurata nella sala D’Annunzio dell’Aurum di Pescara la mostra-evento d’Arte contemporanea dal titolo “Radici – memorie d’Acqua”. L’evento, ideato, organizzato e diretto dai fondatori dell’associazione culturale “OnlyArt” di Valeria Fatato (storica dell’arte) e Germano Filippone (web master), è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo e dalla Città di Pescara.

Ad allietare l’evento, l’esibizione presso la sala degli Alambicchi del coro di voci bianche e di una solista, con accompagnamento di pianoforte, percussioni, violino e sax degli allievi della scuola di musica “Just Music” di Avezzano diretta da Emanuela Marulli e Carmen Limatola. È stata proiettata l’anteprima del “trailer” di Antonio Di Loreto inerente il video che tratta del fiume Aterno-Pescara; a cui è seguita la proiezione del video sul Borgo Marino di Pescara e di fotografie storiche della città adriatica, a cura di Francesco Spina di Pescara News.

“Radici- memorie d’Acqua” è il secondo momento del ciclo di mostre che ha come tema i Quattro Elementi (Terra, Acqua, Aria, Fuoco) chiamati appunto “Radici” dal filosofo greco di Agrigento Empedocle. Il primo momento, denominato “Radici – l’uomo appartiene alla Terra”, si è svolto con successo di critica e di pubblico ad Avezzano, dal 3 al 13 gennaio 2016, presso le prestigiose sale del Castello Orsini Colonna. Con “Radici – memorie d’Acqua” si compie una riflessione artistica sul secondo elemento, l’Acqua, del quale sono note le potenzialità e le molteplici valenze. Secondo la filosofia taoista – afferma Valeria Fatato, critica e storica dell’arte, nel suo testo di presentazione in catalogo – l’acqua è l’elemento naturale più saggio perché “libero da strutture e costrizioni e senza provocarsi violenza, assume forma, volume e peso” seguendo liberamente le leggi e gli equilibri della natura. La simbologia dell’elemento, invece, rimanda alla purezza, alla fertilità, quale fonte e canale di vita di ogni specie vivente. Ad esempio, l’essere umano non solo ha bisogno di acqua per vivere, ma è costituito al 70% d’acqua. Sorgenti, fiumi, laghi e mari hanno permesso e permettono lo sviluppo della civiltà (vedi l’Egitto, la Cina e l’India). La presenza dell’acqua rende fertili le terre, favorisce l’agricoltura, crea condizioni favorevoli a sviluppare reti di spostamenti, anche commerciali. Mitologia antica, attualità, viaggio metafisico nel proprio io, costituiscono campi d’indagine per varie tipologie artistiche. Infatti, “Radici- memorie d’Acqua” celebra, attraverso le opere degli artisti in mostra, le molte sfaccettature dell’elemento dell’acqua. Ma il concettualismo sotteso proviene da una ricerca scientifica, suggestiva quanto affascinante, svolta da Masaru Emoto, scienziato giapponese, che ha dimostrato l’interattività dell’acqua con gli stimoli esterni. L’acqua ci ascolta – dice Emoto – “memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci risponde nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli”. A queste tematiche si sono ispirati gli artisti in mostra, i quali, con tecniche e stili differenti, anche con il mezzo della fotografia (documentaria e di paesaggio), hanno dato apporti personali a questa riflessione artistica, che di sicuro resterà a lungo nella memoria dei visitatori, ad iniziare dai molti che hanno presenziato all’inaugurazione della mostra. La quale proseguirà fino al 2 marzo 2016 e potrà essere visitata dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

 

 

 

 

 

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