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Presentato il 25 settembre “Nuovi drammi”, il nuovo libro di Mario Fratti

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Giovedi 25 settembre alle ore 17.30 presso la sala “Figlia di Iorio” della Provincia di Pescara è stato  presentato il libro: "Nuovi drammi" di Mario Fratti (Ed. Noubs), che con questo evento ha concluso il suo breve soggiorno in Abruzzo.

Presenti con brevi interventi: Germano D'Aurelio, Goffredo Palmerini e Generoso D'Agnese, Lucilla Sergiacomo, relatrice, mentre tra le istituzioni hanno presenziato il sindaco di Pescara Marco Alessandrini Giovanni Di Iacovo, assessore alla cultura del Comune di Pescara , che ha portato il saluto di Giovanni Legnini, già Sottosegretario di Stato, assente per impegni dovuti al suo nuovo incarico.

L’autore Mario Fratti (L'Aquila, 5 luglio 1927) è un drammaturgo abruzzese , divenuto celebre negli Stati Uniti, dove attualmente vive. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere all’ Università Ca’ Foscari di Venezia,  avvia alla fine degli anni cinquanta una ricca produzione teatrale.

È del 1959 il suo primo dramma dal titolo: “Il nastro”, vincitore del premio RAI, che però non fu mai radiotrasmesso, poiché giudicato sovversivo. Narra del rifiuto di confessare sotto tortura di alcuni partigiani, poi fucilati dai fascisti.

A differenza di altri suoi colleghi, quando negli anni ’60   si trasferisce negli Stati Uniti, viene accolto  subito con favore di critica e pubblico. Il suo stile letterario piace perchè è perfettamente compatibile con l’indole americana: conciso, alieno dalle ampollosità, dal simbolismo e dalle varie sfaccettature che connotano il teatro europeo.  Inoltre trasfonde spesso nella sua scrittura una denuncia politica e sociale senza mezzi termini, a difesa dei più poveri e deboli.

E’ stato tradotto in 20 lingue, e le sue opere  sono state  rappresentate in teatri di tutto il mondo. Dall'America all'Europa, dalla Russia al Giappone, dal Brasile alla Cina, dal Canada all'Australia.

-I sei testi teatrali compresi nei “Nuovi Drammi”, libro che viene presentato in questi giorni in più città , ai lettori d’Abruzzo, confermano, se ancora ce ne fosse necessità , () la poliforme istintività del suo talento che, sul piano stilistico, gli consente la costruzione di dialoghi espressivi ed immediati, mentre su quello contenutistico apre i cassetti alla brevità incisiva di situazioni sceniche ,che facilmente si evolvono e capovolgono, lasciando nella mente dello spettatore testimonianze pregnanti e intelligenti di come si vive nella società occidentale. […]

Sono le lacerazioni dell’animo umano quelle che Mario Fratti rappresenta nei suoi “Nuovi Drammi” e in tutto il suo teatro, in cui il mondo appare  diviso  in buoni e cattivi, ingenui e furbi, puri e infidi. Ma che sia leone o volpe o pecora o lupo, come lo scrittore ha dichiarato: “Io scrivo sull’uomo, per essere capito dagli uomini. Il mio interesse principale è l’affanno di vivere, i conflitti di ogni giorno, il grottesco della società” di Massimo Pamio Noubs Ed.-

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