A differenza di dipinti e sculture, opere facilmente esponibili e godibili, la fragilità intrinseca dei disegni raramente consente una fruizione di massa.

Occorre avere particolare interesse per l'arte grafica e possedere costanza per visionare cartelle e faldoni nella speranza di scovare bellezze significative, spesso, nascoste negli archivi pubblici o in carteggi privati.

Ed è quello che è capitato a me, rovistando tra disegni e incisioni di Vito Giovannelli per scegliere alcune opere destinate a celebrare il 150 anniversario della nascita di Gabriele D'annunzio.
Nelle corpose cartelle, relative a famosi personaggi abruzzesi ho scoperto un nutrito numero di disegni riguardanti i ritratti di famiglia.

Tra autoritratti, profili di figli e nipoti, ritratti della madre e della sorella molti ritraggono la moglie: Adua De Virgiliis, ripetute volte ripresa anche nel sonno. Questi disegni di carattere intimo, ovviamente, sono destinati a rimanere, almeno per ora, in ambito familiare, data la riservatezza del taglio grafico.

Tra i numerosi ritratti di famiglia esaminati mi soffermo proprio su quelli della moglie, perché l'eleganza del segno è chiara testimonianza della cultura ritrattistica di Vito Giovannelli, che si ricollega all'arte dei grandi disegnatori del passato.

Ho visionato anche le cartelle che contengono i disegni sui costumi colorati all'ecoline e la sorpresa è stata per me straordinaria, perché ho scoperto che Giovannelli è anche un raffinato pittore.