Lunedì 18 maggio alle ore 17:30, presso la Sala degli alambicchi dell'Aurum, sarà inaugurata la mostra "Ritratti poetici in controtempo" di Ginevra Di Matteo – a cura di Massimo Pamio, con installazioni del regista teatrale Sabatino Ciocca e del videomaker Loris Ricci, letture degli attori Carlo Orsini, Alessio Tessitore e Alba Bucciarelli, elaborazioni di computer grafica a cura di Claudia Caranfa.
Nel corso della manifestazione si ricorderà il poeta Marco Tornar, di recente scomparso. La mostra, che ha il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Pescara, resterà aperta fino al 28 maggio.
Nell'interrogare poeti di Pescara e provincia sul senso della poesia, chiedendo loro un aforisma e testi sull'argomento, nonché chiedendo loro di concedere all'istante del tempo fotografico il volto come un segno, i curatori della mostra Massimo Pamio e Sabatino Ciocca hanno intercettato ed elaborato un loro "senso" della poesia, che per ciascun poeta sta nel ripetersi ogni volta del miracolo della prima parola detta, per il lettore nell'ascolto dell'oracolo dell'Altro e infine per tutti nel realizzarsi di un'idea (quella della Poesia) nella folla dei parlanti. Il senso della poesia non è mai uno, ma trinitario.
Al centro della mostra una serie di totem con i volti dei poeti, a formare una foresta ideale della poesia. Ai lati, gli orizzonti, file di foto di bocche: la poesia è oracolo di Sé, è il linguaggio che, al suo confine, interroga il suo stesso essere.
Una mostra fotografica sul "(ris)volto" dei poeti, sul loro volto esibito come una contropagina intende celebrare, in modo non retorico, un manipolo di uomini che, attraverso la parola, cerca di mantenere il contatto con un mondo non noto, non evidente, oppure invisibile, altrimenti con un mondo in procinto di disfarsi, o che ha fretta di finire.