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Grande successo per la Prima di "Psicosi", spettacolo teatrale scritto da Ilaria Camplone

Redazione
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Quando Federico (Alessandro Fasulo), il giovane omosessuale dai pantaloni rosa,  chiude  Psicosi, insieme ai suoi tormenti, il pubblico dei Gesuiti, circa 300 persone, scatta in piedi e lascia partire un generoso applauso.

E’ un  tributo all’atto unico scritto da Ilaria Camplone e Silvia Napoleone che, con coraggio, ispeziona i nostri aspetti più reconditi, a testimonianza che niente è più pericoloso della mente umana. Un’ora di spettacolo tutto d’un fiato, con un linguaggio crudo ma mai gratuito. Psicosi riesce nell’intento di sorprendere pur trattando argomenti all’ordine del giorno che, proprio per questo, spesso ci scivolano addosso. I personaggi introdotti dalla dottoressa Barbara (Patrizia Santuccione) sono tra noi. Il tossicodipendente Andrea (Fabio Ciampaglia) annega in un mare di droga ma, con uno slang  da trucido borgataro romano, dopo aver raccontato la genesi delle proprie dipendenze, le nega e crolla su un divano. Il pedofilo Giovanni (Mirko Modesti), proprio a testimonianza della pericolosità della nostra mente, va oltre: confessa alla dottoressa Barbara le violenze commesse sui bambini e, poi, perfido, si appella al segreto professionale del medico, lasciando intendere che al processo penale negherà tutto. Nega, ma senza averne la consapevolezza, James (Federico Pasquini), autore di una strage in un cinema alla prima del film Batman. “Non sono stato io”, dice, “è stato Joker a uccidere”. Il dramma diventa commozione quando i riflettori si accendono sull’indossatrice  Ruslana (Chiara Zappacosta), schiacciata dal peso del successo e dai sensi di colpa per “i biscottini con il thè verde”. Per una star delle passerelle, il cibo è un atto sacrilego. Da lì, il dramma dall’anoressia. Nando (Piero Montesi), poliziotto coinvolto in un giro di sfruttamento della prostituzione, recita in simbiosi con la danza della performer Patrizia Bordonaro. Lei, ragazza dell’Est arrivata in Italia con il sogno di un lavoro, fugge da suoi aguzzini e da una vita sporcata, ma viene raggiunta, picchiata, stuprata e uccisa. L’ultimo sospiro è un’invocazione alla mamma di una prostituta-bambina a cui è stato rubato tutto, tranne l’anima. Ilaria Camplone, giovane attrice al debutto nelle vesti di autrice, è Giulia, moglie perfetta in un matrimonio imperfetto che, perduta la ragione, regala la serenità eterna ai propri figli. Una madre che uccide i propri figlioli.

Storie dure e violente, quelle di Psicosi.

Storie di tutti i giorni. Sul palco dei Gesuiti, dirette con maestria da Silvia Napoleone.

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