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Ruota panoramica nell'Ex Cofa, Foschi: "Devono essere rese pubbliche le autorizzazioni"

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“La ruota panoramica della pittoresca giunta Alessandrini rischia di trasformarsi nell’ennesimo flop per l’amministrazione e in una figuraccia per la città: prima di iniziare le operazioni di installazione della struttura ci chiediamo, infatti, se il sindaco Alessandrini o anche il privato titolare della giostrina, si siano preoccupati di richiedere tutte le autorizzazioni del caso, ovvero, non solo la Scia, ma anche il permesso dell’Enac, visto che la ruota sembra ricadere, evidentemente, nel raggio di azione dell’aeroporto, in fase di atterraggio dei velivoli; il permesso della Capitaneria di Porto, e, ovviamente, anche il permesso della Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici, visto che installare una ruota panoramica alta 42 metri esattamente sulla riviera, per sei mesi, andrà inevitabilmente a mutare il panorama del nostro lungomare. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede che vengano prodotte e rese pubbliche tutte le carte inerenti la struttura, pronti, in caso contrario, a interpellare personalmente tutti gli enti preposti oltre che la Commissione Vigilanza e Controllo del Comune”.

Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, in riferimento alla struttura in corso di allestimento nell’area dell’ex Cofa.

“Purtroppo – ha spiegato Foschi – ancora una volta dobbiamo verificare che le parole ‘turismo’ e ‘promozione dell’immagine cittadina’ si identificano per il sindaco Alessandrini e per l’assessore delegato Cuzzi con le parole caos, confusione e minestrone. Secondo il primo cittadino per portare gente a Pescara, per trascorrere le proprie vacanze estive, non è necessario garantire un mare balneabile, o un aeroporto aperto e ben collegato o un porto agibile, o dei servizi efficienti, ma basta organizzare due concertini, possibilmente sparati a mille decibel, o far aprire dei ‘mangifici’ nelle vie della movida, in cui si producono schiamazzi sino alle 4 del mattino, alla faccia di chi ci abita e che il giorno dopo deve andare a lavorare. E poi, ciliegina sulla torta, basta mettere una bella giostrina, in questo caso una rota panoramica alta 42 metri, perchè è sicuro che ci saranno frotte di turisti che verranno a Pescara solo per usufruire di quella giostra al costo di 8 euro per ogni giro. Una visione, ovviamente, che non possiamo condividere, ma di cui comunque l’amministrazione comunale sta già oggi rispondendo alla città che mal tollera le quotidiane ‘alessandrinate’. Ciò che invece ci interessa sono le procedure seguite per l’installazione della ruota, che, stando a voci di corridoio, domani sarà sottoposta al giudizio della Commissione per il pubblico spettacolo che dovrà collaudare e rilasciare il permesso d’esercizio finale alla struttura, la cui messa in funzione è prevista per il primo luglio. La posizione dell’impianto, posto praticamente sul mare, nell’area dell’ex Cofa, di proprietà della Regione Abruzzo, sulla riviera sud, comporta, a nostro giudizio, una serie di implicazioni ben più complesse che andremo ad approfondire: innanzitutto l’altezza della giostra, 42 metri da terra, ci pone il primo quesito, ovvero se sia stata chiesa e rilasciata la opportuna autorizzazione da parte dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, perché, a una prima occhiata, sembra che la ruota ricada esattamente nell’asse di atterraggio dei velivoli, e comunque sappiamo che tutti gli edifici o le strutture, mobili o immobili, del territorio, compreso il ponte nuovo, le Torri Camuzzi, persino la torre della Cattedrale, superata una certa altezza, devono essere sottoposte al vaglio dell’Enac che ne deve certificare la fattibilità, ovvero la compatibilità con l’aeroporto, e soprattutto deve avere piena contezza di tali strutture per l’aggiornamento della ‘Carta Ostacoli’.

Poi, vista la dislocazione sul mare – ha proseguito Foschi – ci pare ovvio chiedere se la presenza della ruota sia stata giudicata compatibile anche dalle altre Autorità operanti sul territorio, ovvero la Capitaneria di Porto, ma, soprattutto, la Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici, che ha già salvato Pescara dall’ennesimo obbrobrio concepito dal Pd, ovvero il pontile del cielo, nell’area antistante piazza Primo Maggio. È vero che la ruota, come si legge in delibera, dovrebbe avere un carattere provvisorio, ovvero dovrebbe restare sino al 15 gennaio 2017, ma sappiamo anche che il provvisorio può sempre trasformarsi in definitivo, e comunque la presenza di quella installazione andrà certamente a modificare, per i prossimi sei mesi, l’assetto paesaggistico della riviera sud, ovvero modificherà e, in qualche modo, andrà ad alterare l’orizzonte visivo della nostra riviera. Per tale ragione riteniamo indispensabile l’acquisizione del parere ufficiale e formare della Sovrintendenza che dovrà farsi garante della non violazione delle norme in materia di tutela del paesaggio tipico della nostra città. Prima dunque che la Commissione comunale pubblico spettacolo conceda il proprio nulla-osta alla ruota panoramica chiediamo che vengano acquisiti e resi pubblici, in via preliminare, i certificati e i pareri di Enac, Sovrintendenza e Capitaneria, preparandoci, in caso contrario, a chiedere l’interessamento della Commissione comunale Vigilanza, a tutela della città e, in particolare, dei residenti del lungomare i quali ancora oggi ignorano che tra qualche giorno, e per i successivi sei mesi, si ritroveranno con una ruota panoramica-ludoteca davanti casa”.

 

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