“L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ esprime il proprio rammarico e dolore per la prematura scomparsa del giornalista Pasquale Pacilio, che ha sempre rappresentato una pietra miliare per l’informazione regionale. Professionista preparato, ineguagliabile conduttore, un mattatore della scena, mancheranno le sue infinite dirette televisive, capaci di calamitare l’attenzione del pubblico per ore. Schietto com’era, probabilmente non avrebbe amato gli eccessivi giri di parole, ma ci sembra quantomeno doveroso tributargli il nostro ringraziamento per l’infaticabile lavoro condotto a favore dell’informazione pubblica nell’interesse di una intera regione”.
Lo hanno detto l’avvocato Berardino Fiorilli e Armando Foschi, dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
“Abbiamo avuto modo di apprezzare per anni l’impegno del Direttore di Rete 8 Pacilio, abbiamo potuto contare sulla sua collaborazione nei momenti più difficili della vita cittadina – hanno ricordato l’avvocato Fiorilli e Foschi, entrambi rappresentanti della passata amministrazione comunale -. Indimenticabili le sue dirette durante la nevicata del 2012, quando la sua presenza in studio, ventiquattro ore su ventiquattro, ci ha permesso di garantire un’informazione continua e capillare nei confronti della popolazione, o quella avvenuta per l’esondazione del Pescara nel dicembre 2013, due autentici esempi di ‘televisione di servizio’ da cui lo stesso Direttore Pacilio ha tratto spunto per la trasmissione ‘SOS Rete 8, dalla parte del Cittadino’, che ci ha accompagnato per due intense stagioni, un modo straordinario per riavvicinare la politica al cittadino e viceversa, una sperimentazione riuscitissima che solo la malattia ha potuto arrestare. Ma i nostri ricordi del Direttore Pacilio corrono ancora più indietro, quando quelle dirette, dettate dall’emergenza, erano ancora un’iniziativa pioneristica per l’emittenza nazionale, figurarsi per quella locale, eppure Pacilio ha comunque avuto il coraggio di sfidare anche i più scettici, riscuotendo un successo di pubblico inimitabile. Pacilio era la televisione, il suo nome è e resterà per sempre legato al mondo del giornalismo, presente sino all’ultimo nei suoi studi, accanto ai suoi ‘ragazzi’ che siamo certi sapranno portare avanti la sua tradizione, la sua professionalità, mai tradendo la sua lezione di vita, che era quella della sincerità, dello sguardo capace di dire più di mille parole, della sintesi piena di significato. Alla sua famiglia manifestiamo la nostra vicinanza e la condivisione del dolore”.