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Ruota panoramica in costante manutenzione, Pescara Mi Piace: "Vogliamo sapere il perchè"

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“Stress da prestazione per la mirabolante Ruota panoramica della riviera sud di Pescara: all’alba di stamane di nuovo due operai, arrampicati sulle scalette, hanno armeggiato per oltre un’ora per effettuare di nuovo saldature e avvitature di bulloni. Un cantiere continuo che veramente suscita perplessità e preoccupazioni: com’è possibile che ad appena 13 giorni dalla sua messa in esercizio siano necessari non semplici controlli, ma interventi infrastrutturali praticamente quotidiani? Quali sono gli eventuali problemi che stanno imponendo saldature ogni giorno per rafforzare evidentemente la tenuta dei raggi della ruota e dei cestelli? Oggi non ci bastano più le rassicurazioni verbali dei titolari della giostra, né tantomeno di sindaco, vicesindaco e assessore Cuzzi, ben consapevoli che comunque ogni responsabilità ricade sempre e solo sul dirigente che ha firmato le autorizzazioni finali. Oggi torniamo a sollecitare un sopralluogo di verifica da parte di altre Autorità cittadine, a partire dai Vigili del Fuoco con i propri ingegneri e dalla Asl per garantire la salute dei cittadini-fruitori dell’impianto”.

A lanciare di nuovo l’allarme è stato Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ e autore dell’esposto già depositato in Procura sulle presunte incongruenze dell’iter procedimentale che, dopo due mesi, ha autorizzato, con una Scia in sanatoria bocciata ben tre volte prima del via libera definitivo, l’operatività della ruota, messa in funzione solo sabato 27 agosto, “trasformando l’attrazione dell’estate in un intrattenimento autunnale”.

“Continuiamo a nutrire enormi perplessità su quella ruota – ha ricordato Foschi -, ma a questo punto sarà la magistratura a chiarire quelli che riteniamo essere gli aspetti ‘bui’ dell’iter seguito sin dalle prime battute, con l’installazione di una giostra rimasta nell’area dell’ex Cofa per due mesi senza alcuna autorizzazione, in barba a qualunque norma e regola, e violando persino la prima delibera della giunta Alessandrini, che prevedeva il possesso della Scia prima di cominciare a montare la struttura. Va da sé che il sindaco Alessandrini e i dirigenti che il 27 agosto l’hanno autorizzata si sono assunti sulle proprie spalle una responsabilità enorme, mentre noi continuiamo a chiedere se sono state superate tutte le osservazioni e prescrizioni emerse per due mesi, anche per quanto riguarda l’assenza di fondazioni, inizialmente previste nel progetto presentato al Comune e poi sostituite da piastre bullonate a terra. Ora però le preoccupazioni stanno aumentando di ora in ora: come già era accaduto giorni fa, di nuovo questa mattina, intorno alle 7, lo sguardo dei pescaresi è caduto su quella ruota sopra la quale armeggiavano due operai, ciascuno arrampicato su una scaletta, ciascuno impegnato a effettuare elettrosaldature (come tradivano le scintille visibili a metri di distanza), quasi a voler rafforzare la tenuta dei raggi della giostra, che non ci sembra la cosa più normale al mondo come invece tentano di farci credere il sindaco Alessandrini, il vice Del Vecchio e l’assessore Cuzzi. Se dopo due mesi di fermo, e appena 13 giorni di lavoro, quella ruota ha bisogno di elettrosaldature quotidiane non può essere un fatto ‘normale’ e di routine. Quella giostra non è un gioco della Lego, non possiamo né vogliamo pensare che i bulloni dei raggi si allentino a ogni giro, tanto da imporre quei lavori ogni mattina, perché nessun tecnico avrebbe mai potuto autorizzare un simile meccanismo. Ecco perché vogliamo capire cosa sta accadendo e vogliamo risposte alle fotografie che testimoniano come la ruota panoramica sia a tutti gli effetti un cantiere quotidiano. Siamo certi, purtroppo, che quelle risposte non arriveranno da una irresponsabile giunta comunale, e per questo – ha aggiunto Foschi – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ sollecita un sopralluogo urgente da parte dei Vigili del Fuoco e della Asl per un supplemento di prudenza nei confronti dell’attività di una struttura alta 51 metri bullonata a terra da delle piastre. E nel frattempo chiediamo di nuovo di conoscere i primi ‘grandi’ numeri della ruota, ovvero quante persone, effettivamente, a oggi hanno staccato il biglietto per salire e fare un giro, dato fondamentale che ci darà la cifra degli effettivi incassi da parte del privato e del reale gradimento di quella giostra da parte della città in termini di ritorno d’immagine turistica”.

 

 

 

 

 

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