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Abbattimento alberi, Pescara Mi Piace: "Sindaco e assessore disertano il confronto con i cittadini"

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“L’arroganza con la quale il sindaco Alessandrini continua a trattare i cittadini è inconcepibile e sconcertante: conferenze stampa a porte serrate per impedire l’accesso a chiunque; rifiuto di qualunque genere di confronto nelle sedi Istituzionali come la Commissione Vigilanza; la testardaggine nel proseguire, ancora oggi, con l’abbattimento di alberi piantati all’inizio del secolo scorso senza neanche lo straccio di un’ordinanza e di un cartello di cantiere; la negazione di errori palesi e macroscopici che stanno determinando la scomparsa di piante sane. Ormai è evidente che il sindaco Alessandrini e la sua giunta sono a una distanza siderale rispetto alla città che non si sente più amministrata da loro già da un anno, ovvero dallo scandalo dell’ordinanza fantasma per il divieto di balneazione. È ora che il sindaco Alessandrini si dimetta e dai prossimi giorni l’Associazione ‘Pescara – mi piace’ promuoverà una serie di iniziative cittadine per determinare il ritorno alle elezioni chiesto dal territorio”.

Lo hanno affermato l’avvocato Berardino Fiorilli e Armando Foschi, esponenti dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ oggi presenti alla Commissione Vigilanza convocata in Comune sulla vicenda degli alberi con tutti i cittadini mobilitati contro lo scellerato abbattimento del patrimonio arboreo della città.

“In questi ultimi giorni – hanno detto l’avvocato Fiorilli e Foschi – sono saltate tutte le regole del confronto democratico: il sindaco Alessandrini che assume impegni precisi con 100 cittadini in Consiglio comunale e poi li cancella come se nulla fosse; il sindaco Alessandrini e l’assessore Di Pietro che rifiutano il confronto, schernendo i cittadini in protesta che, a loro giudizio, non ‘avrebbero le qualifiche professionali necessarie per quel confronto’, dimenticando che il sindaco Alessandrini è un avvocato e l’assessore Di Pietro una giornalista, entrambi privi di qualsivoglia preparazione tecnica sull’abbattimento degli alberi. Il taglio indiscriminato degli alberi anche dopo che alcune Associazioni hanno dimostrato errori macroscopici che stanno determinando l’abbattimento di piante sane anziché quelle presumibilmente a rischio; le operazioni di cantiere portate avanti senza il supporto di qualsivoglia documento, a partire dall’ordinanza di chiusura delle strade interessate, in barba a qualunque norma e legge, e il tutto sotto gli occhi della Polizia municipale presente sul posto e che non sta muovendo un dito per imporre il rispetto della normativa stessa; l’assenza dai cantieri dei cartelli obbligatori anch’essi per legge riportanti il nome della ditta che si è aggiudicata l’appalto, l’importo e la durata dei lavori, il Direttore del cantiere, il Rup e il responsabile della sicurezza. Oggi poi il clou: il sindaco Alessandrini e l’assessore Di Pietro hanno prima convocato una conferenza stampa a porte rigorosamente chiuse a chiave addirittura, per tenere fuori e lontani i cittadini, una vergogna senza pari, uno scandalo, mai alcun amministratore aveva osato tanto. E pensare che il sindaco Alessandrini e la sua giunta erano quelli del ‘Palazzo di vetro’ che fecero smantellare i tornelli di sicurezza posizionati all’ingresso del Comune. Non solo: finita la conferenza stampa a porte chiuse a chiave, il sindaco e l’assessore Di Pietro hanno ingiustificatamente disertato l’incontro con i cittadini in Commissione Vigilanza, una sede istituzionale, l’ennesimo sgarbo a un territorio stremato da due anni distruttivi del governo Alessandrini. Ormai il quadro è chiaro: il sindaco Alessandrini sugli alberi ha commesso l’ennesimo tragico errore consapevole, esattamente com’è accaduto sulla vicenda della balneazione, e, cosa grave, seppur consapevole, non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro e Pescara sta perdendo il proprio patrimonio arboreo. A questo punto è chiaro che le dimissioni del sindaco Alessandrini sono un obbligo per frenare la caduta libera di una città devastata – hanno aggiunto Fiorilli e Foschi – e allora, mentre continueremo a seguire la vicenda degli alberi adottando tutte le misure in nostro potere per fermare le ruspe e le motoseghe, nei prossimi giorni organizzeremo una serie di iniziative per accelerare le dimissioni di un sindaco che ormai rappresenta solo se stesso”.

 

 

 

 

 

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