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La sezione ANPI di Pescara "fratelli Gialluca" si dissocia dalle dichiarazioni della presidente nazionale Carla Nespolo a favore dell'operato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Decisa presa di posizione contro i vertici nazionali

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La sezione ANPI Pescara area metropolitana “Giuseppe e Renato Gialluca” si dissocia in maniera netta e inequivocabile dal comunicato stampa della presidente dell’Anpi nazionale, Carla Nespolo, che ha dichiarato di schierarsi al fianco del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alla presunta richiesta d’impeachment da parte di una nota forza politica.

L’Anpi, come tutti sanno e come dovrebbe sapere anche la sua più alta rappresentante, è un’associazione apartitica, che ha come scopo la tutela e la valorizzazione della memoria e dei valori della Resistenza. Pertanto nulla ha da condividere con i recenti accadimenti, riconducibili principalmente al netto rifiuto che Mattarella ha imposto all’intera nazione, in seguito al suo “no” a Paolo Savona in qualità di Ministro dell’Economia, non rispettando le scelte proposte da due schieramenti politici, al momento rappresentativi della maggioranza elettorale.

Si ricorda che gli associati Anpi provengono dalle più diverse ideologie politiche e sociali, uniti esclusivamente dagli ideali antifascisti sanciti dalla Costituzione. Per questo motivo una simile presa di posizione, inopportuna e intempestiva, poiché non rappresentativa, a causa della sua immediatezza, del pensiero di tutti gli associati, potrebbe avere gravi ripercussioni interne, giacché lesiva del diritto alla libertà di pensiero di ogni singolo associato.

La sezione Anpi Pescara fratelli Gialluca non intende entrare nel merito delle scelte di Sergio Mattarella, in un contesto storico come quello che stiamo attraversando. Piuttosto si potrebbe rilevare che, ad esempio, lo stesso Costantino Mortati, dell’Assemblea Costituente, circostanziò che [… la predisposizione della lista dei ministri da parte del Presidente del Consiglio incaricato costituisce una proposta vincolante per il Capo dello Stato, il quale non potrebbe rifiutare alcuna nomina…], a dimostrazione che si è trattato di una scelta, come minimo, opinabile e pertanto ancor più immotivata appare la presa di posizione della Nespolo.

L’allarme democratico cui fa cenno nel suo comunicato Carla Nespolo, a questo punto ci chiediamo da quale parte potrebbe provenire, se anche chi dovrebbe, in linea di principio, evitare di esprimere un giudizio di parte, al contrario ne abusa in maniera, lo ripetiamo, assolutamente inopportuna. L’opportunismo becero non deve in alcun modo appartenere all’Anpi! 

Per chiudere, ci viene in ulteriore soccorso il lucido intervento di Tomaso Montanari, oggi in edicola su Il Fatto Quotidiano, la giusta chiosa a quanto sopra esposto: “ … se la messa in stato d’accusa del Capo dello Stato appare una truculenta buffonata, anche le mobilitazioni in suo favore appaiono del tutto fuori luogo …”.

 

Il Presidente di Sezione

 Emanuele Mancinelli

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